Parte da Chieti la rete dei pediatri divulgatori per combattere la disinformazione e aiutare le mamme e i papà
Hanno scelto la loro terra d’origine per formarsi, specializzarsi e, in futuro, qui resteranno per lavorare. Ma da Chieti, dove hanno scelto di restare e costruire la propria carriera, hanno allargato lo sguardo al web, creando una rete di professionisti sanitari di tutta Italia, che collaborano e realizzano contenuti online sulla pediatria e non solo.
Così Armando Di Ludovico e Francesca Ciarelli, medici specializzandi in Pediatria, entrambi 36enni, che condividono la professione e la vita privata, si dedicano a un progetto che ha già raggiunto più di 1 milione di apprezzamenti e 15.500 follower su Instagram in 10 mesi. La loro creatura si chiama Pediatriamica ed è un canale di divulgazione da cui elargiscono informazioni, consigli, spunti utili per genitori e bimbi, su pediatria e dintorni. Non sono i primi medici pediatri creatori – benché fra i più giovani – ma hanno introdotto una novità che finora nessuno aveva sperimentato, l’indicazione delle fonti, per combattere concretamente la disinformazione sui temi scientifici.
Armando Di Ludovico, classe 1989, di Crecchio, aveva già in tasca una laurea in Fisioterapia conseguita all’università d’Annunzio e una carriera avviata nel settore, con il lavoro in uno studio e la collaborazione con società di calcio a 5 e basket a Ortona. Poi, il desiderio di diventare un medico, il test d’ingresso nell’ateneo teatino, proseguendo durante i sei anni di studio l’attività di fisioterapista nello studio privato e negli staff delle squadre. A luglio 2020 è arrivata la corona d’alloro, cui sono seguiti alcuni mesi di guardie mediche, fino all’inizio della specializzazione in Pediatria, nel gennaio successivo. Simile, benché più lineare, il percorso della collega e coetanea Francesca Ciarelli, di Castel Frentano, che dopo il diploma conseguito a Lanciano, ha scelto l’università di Chieti per studiare Medicina e, in seguito, specializzarsi in Pediatria.
“Pediatriamica nasce a settembre 2024 – raccontano – perché navigando sui social abbiamo notato che c’era tanta disinformazione. Così, abbiamo pensato di poter essere noi a dare informazioni sulle evidenze scientifiche e su ciò che facciamo ogni giorno. In particolare, vogliamo combattere la disinformazione dei ‘guru’, che spesso danno consigli clinici sbagliati, mettendo in pericolo i bambini con i loro consigli ai genitori. Ecco perché abbiamo scelto di mettere le fonti bibliografiche sotto ogni post”.
E i temi affrontati, tutti rigorosamente avvalorati dalle fonti scientifiche, sono molteplici: si va dai falsi miti in pediatria, alle malattie respiratorie, dalle malattie esantematiche ai comportamenti insoliti dei più piccini. “Vogliamo diffondere la corretta informazione – sottolineano Di Ludovico e Ciarelli – ma precisiamo sempre che si tratta indicazioni generiche: noi facciamo divulgazione, non possiamo fornire una consulenza clinica mirata senza visitare e conoscere il paziente, sarebbe pericoloso”.
Ma cosa c’è di così innovativo nel progetto dei due content creator in camice bianco?
“Sui social network c’erano molti pediatri divulgatori – spiegano a Chieti Today i due medici – ma siamo stati i primi a riunirli in un network attraverso una modalità di comunicazione particolare: abbiamo fuso uno story telling narrativo in cui i pediatri sono diventati personaggi animati che abitano le 11 città del nostro mondo immaginario, alla divulgazione classica”. Così, gli avatar dei professionisti sanitari diventano personaggi accattivanti anche per i piccoli.
Un format apprezzato al punto che, insieme alla Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili), in occasione della Gioranta mondiale dell’asma, i giovani ideatori di Pediatriamica hanno realizzato un cartone rivolto proprio ai bambini, dedicato al corretto utilizzo del distanziatore per i piccoli che soffrono di questa patologia.
Un altro progetto, insieme a @occhideibimbi (canale divulgativo da 50mila follower sul benessere visivo), ha riguardato l’importanza dello screening oculistico, con l’obiettivo di sensibilizzare i genitori e aiutare i piccoli che magari hanno paura di sottoporsi a una visita. Tutto con lo stile accattivante, colorato e divertente già sperimentato.
Le idee dei giovani professionisti Di Ludovico e Ciarelli sono numerose: un tg dedicato a temi indicati dai genitori, la possibilità di votare la domanda più interessante posta dagli utenti e diventare protagonisti di un reel, la sensibilizzazione su temi non prettamente sanitari, come accaduto con il progetto dedicato alle parole violente nei testi musicali e all’impatto che queste possono avere sui bambini, che ha coinvolto tutti i pediatri della rete.
Ma accanto alla divulgazione, non manca la ricerca scientifica. Proprio in queste settimane, infatti, Di Ludovico e Ciarelli stanno conducendo un progetto di ricerca affiancati dai professionisti dalla rete virtuale che hanno creato. Si tratta di un questionario sulla “Fever phobia”, per indagare come mamme e papà si approccino alla febbre del proprio figlio, come la affrontino, che farmaci somministrino, se si rivolgano al pronto soccorso, se conoscano cause e natura dell’aumento di temperatura corporea. “Finora abbiamo raccolto 20mila risposte – illustrano – e la ricerca continua, con l’obiettivo di intercettare le paure del genitore e conoscerle per poter fare una divulgazione adeguata. I dati raccolti diventeranno poi una pubblicazione scientifica”.
La passione per la medicina e il contatto con colleghi molto diversi fra loro per scelte professionali e provenienza geografica non hanno mai fatto desiderare ai due giovani medici abruzzesi di fare un’esperienza lavorativa fuori regione: “Ci confrontiamo con gli altri e facciamo molta formazione fuori Abruzzo, ma la nostra intenzione è restare nella nostra terra, dove abbiamo scelto di studiare e di formarci, sfruttandone le possibilità”.
Un impegno che è stato ripagato, finora, dal gagliardetto assegnato dal Lions club Lanciano in occasione della cerimonia del passaggio del martelletto, e dalla rubrica fissa di cui i due giovani professionisti sono protagonisti sulla tv locale Rete 8.
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