Ambiente

Parmigiano Reggiano, produzione in crescita in montagna – Prodotti Tipici

Parmigiano Reggiano il più importante prodotto Dop ottenuto in montagna, con oltre il 21,7% della produzione totale. Lo confermano i nuovi dati forniti dal Consorzio stamattina in occasione della conferenza stampa di presentazione della 59a Fiera del Parmigiano Reggiano che si terrà a Casina, in Appennino dall’1 al 4 agosto. Nel 2024 la produzione degli 84 caseifici di montagna della Dop (situati nelle province di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna a sinistra del fiume Reno) ha superato le 884.000 forme, con un aumento del +2,6% sul 2023 e del +15,4% sul 2016, anno in cui è stata inaugurata la politica del Consorzio di rilancio e valorizzazione di questa produzione. In crescita anche la produzione di latte, con oltre 425.000 tonnellate (+1,6% sul 2023 e +11,9% sul 2016) fornite da più di 800 allevatori attivi in montagna.

 Nel 2016 il Consorzio ha lanciato la certificazione aggiuntiva Parmigiano Reggiano “Prodotto di Montagna” per dare maggiore sostenibilità allo sviluppo di quest’area di produzione e offrire ai consumatori garanzie aggiuntive legate all’origine e alla qualità del formaggio. Stando agli ultimi dati disponibili, il “Prodotto di Montagna” ha superato le 230.700 forme, con un aumento del +1,78% sul 2022 e del +29,6% sul 2016.

Novità del 2025 è la modifica al regolamento del progetto che prevede il riconoscimento di un premio fisso di circa 50 cent/kg (20 euro/forma), quando viene bollata a fuoco per certificarla come “Prodotto di Montagna”, ovvero dopo la selezione e l’analisi sensoriale che il regolamento fissa a 20 mesi di stagionatura. Tale provvedimento ha l’obiettivo di rafforzare il valore commerciale della certificazione e promuoverne il valore aggiunto, per avere un posizionamento nel mercato che riesca a rendere sostenibile tale produzione nel tempo. “Il Parmigiano Reggiano si riconferma un elemento chiave per fortificare l’economia e preservare l’unicità dell’Appennino emiliano – ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio – Il Parmigiano Reggiano rende possibile il mantenimento dell’agricoltura in zone altrimenti abbandonate e contribuisce allo sviluppo di una società modernamente agricola e di un paesaggio riconoscibile e apprezzato sia dai suoi abitanti, sia dal circuito del turismo di qualità”. 
   

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