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Parmigiano: Consorzio, vittoria in corte Singapore su tutela IG

(ANSA) – BOLOGNA, 07 APR – Incassata a metà marzo la vittoria
in Colombia, Paese in cui è stato fermato il sesto tentativo del
gruppo Alpina di registrare il marchio ‘Parmesano’, il Consorzio
del Parmigiano Reggiano annuncia un altro successo: “il Giudice
dell’Alta Corte di Singapore – spiega in una nota – ha respinto
il ricorso di Fonterra Brands” controllata dalla neozelandese
Fonterra Co-operative Group che, “in seguito alla registrazione
nel Paese del nome Parmigiano Reggiano come Indicazione
Geografica, ha presentato un’istanza per richiedere che il
termine ‘Parmesan’ non venisse considerato una traduzione del
nome della Dop”.

Lo scopo dell’azienda, argomenta il Consorzio emiliano, era
quello di limitare la portata della protezione dell’Indicazione
Geografica Parmigiano Reggiano al fine di commercializzare senza
contestazioni a Singapore, con il nome ‘Parmesan’, un formaggio
con il marchio ‘Perfect Italiano’, che adotta i colori del
Tricolore italiano sulla sua confezione benché prodotto in Nuova
Zelanda e Australia”. Rigettando il ricorso è stato invece
stabilito come ‘Parmesan’ vada considerato una traduzione di
Parmigiano Reggiano ed è stata quindi la tesi accreditata dal
Consorzio secondo cui il giro d’affari del falso ‘Parmesan’
fuori dall’Unione europea è stimato in 2 miliardi di euro, circa
200.000 tonnellate di prodotto, ossia oltre tre volte il volume
del Parmigiano Reggiano esportato.

“A Singapore – osserva in una nota il suo presidente, Nicola
Bertinelli – il Consorzio ha riportato un’altra importante
vittoria nella sua lotta globale contro l’uso illegittimo del
termine ‘Parmesan’, a un anno da quella conseguita in Ecuador e
a pochi giorni dal caso della Colombia. La decisione dell’Alta
Corte di Singapore rappresenta un risultato importante per il
sistema delle Indicazioni Geografiche nel Sud-Est Asiatico,
poiché viene ribadita l’importanza fondamentale del legame tra
prodotto, territorio e Denominazione di Origine”. Ad ogni modo,
chiosa, “stiamo portando avanti una battaglia per costruire una
strategia più ampia a livello globale, che vada a beneficio non
solo della Dop Parmigiano Reggiano, ma di tutte le Indicazioni
Geografiche”. (ANSA).


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