Parlando di Educazione Civica
Ritengo che sarebbe utile adottare anche in Italia l’iniziativa francese, già in atto da tempo, per invogliare i bambini fin dalla giovane età a partecipare direttamente alla vita politico-amministrativa del proprio Comune di residenza, con un progetto, dal mio punto di vista, più efficace di qualunque testo scolastico che tratti di educazione civica.
In breve, a partire dalla terza elementare, per gli ultimi due anni ogni bambino che voglia candidarsi è invitato a presentarsi al voto dei compagni con un programma che contenga i punti ritenuti più utili a migliorare la vita nel tempo libero degli studenti, da inoltrare alle autorità che governano le Iniziative Comunali.
Il programma presentato, portato a conoscenza, sarà valutato dai compagni, chiamati a votare quello ritenuto idoneo a soddisfare gli aspetti più urgenti, necessari o allettanti tesi a migliorare il tempo libero dei più giovani appartenenti alla Comunità, con un numero di seggi in proporzione al numero degli studenti rappresentati. Ad esempio, gli argomenti proposti potranno toccare il miglioramento dei parchi pubblici, da un punto di vista ludico, come modifiche a maggior tutela dell’ambiente, o le attrezzature sportive esistenti, ma potranno indicare anche spettacoli di cinema e teatro con tematiche rivolte all’interesse dei più giovani, ed altre attività che implichino il tempo da trascorrere al di fuori di quello imposto dal programma scolastico.
Gli eletti saranno chiamati a partecipare all’amministrazione del Comune, con l’onere, ma anche l’onore, di presenziare a turno, come Consiglieri Junior, a tutte le manifestazioni civili riservate alle autorità, con tanto di fascia distintiva che ne legittimi l’ufficialità della presenza, in rappresentanza della Scuola e del proprio Comune. Cosa costerebbe copiare anche da noi l’iniziativa francese?
Residente in un circondario di Parigi, un mio nipote, zitto, zitto, senza parlarne in famiglia con fratelli più grandi e genitori, si è candidato nell’ultimo biennio ed è stato eletto, facendo un’esperienza che lo ha avvicinato alle problematiche esistenti in qualsiasi struttura pubblica e amministrativa, condividendo il vissuto con bambini e bambine di pari grado, insieme all’elettorato che gli aveva dato fiducia e riferendo sullo stato dei progetti, del suo programma di gestione, presentato al momento della elezione, discussi e demandati successivamente alla decisione degli assessori e consiglieri Senior.
Credo vivamente che fare anche da noi qualcosa di simile, potrebbe essere la cura più efficace per migliorare il disinteresse dei nostri giovani nei confronti delle tematiche politico amministrative, troppo spesso evidenziato dalle istituzioni e altrettanto sottolineato dai mezzi di comunicazione
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