Parco dei Sibillini, riparte il monitoraggio di anfibi e rettili: ammessi i volontari
Riparte il monitoraggio degli anfibi e dei rettili presenti all’interno del Parco nazionale dei Sibillini, che si estende tra Umbria e Marche. A parte delle attività, che hanno uno scopo conservativo degli esemplari, tra cui particolare attenzione viene sempre riservata alla Vipera dell’Orsini, potranno partecipare anche i volontari, limitatamente al periodo compreso tre il primo e il 6 settembre. L’impegno è di tipo gratuito, col volontario chiamato anche ad assicurarsi vitto e alloggio, mentre la copertura assicurativa è garantita dal Parco. Coordinata dallo Studio Naturalistico Hyla, l’attività è considerata «adatta agli studenti universitari di facoltà scientifico-ambientali, prevede la cura di abbeveratoi e piccole zone umide e sessioni di monitoraggio dei rettili e degli anfibi». La base logistica dell’attività è nell’area di Fiastra (Macerata) e per partecipare occorre compilare il modulo disponibile sul portale web del Parco e inviarlo entro il 25 agosto all’indirizzo info@studionaturalisticohyla.it
Una nota dell’ente ricorda che «gli anfibi sono tra le specie più minacciate del pianeta, con un declino globale causato dalla perdita di habitat, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Tuttavia, svolgono un ruolo cruciale per gli ecosistemi: regolano le popolazioni di insetti, fungono da indicatori biologici della qualità ambientale e costituiscono un anello essenziale della catena alimentare». In particola nel Parco nazionale dei Sibillini «è possibile incontrare specie di grande interesse come il Tritone crestato italiano, la Rana appenninica, il Geotritone italiano e la Salamandrina di Savi, un piccolo anfibio endemico del Centro Italia, riconoscibile per la macchia scura che attraversa i suoi occhi e la parte ventrale arancio acceso».
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