Calabria

Parcheggio dell’ex Sasol di Crotone, l’Arpacal: «C’è contaminazione radiologica»

L’Arpacal conferma: il parcheggio dello stabilimento ex Sasol presenta livelli «di contaminazione radiologica» che «superano nella migliore delle ipotesi di circa tre volte il fondo naturale». Si tratta degli stessi valori registrati l’11 marzo 2020 e che di recente hanno portato alla recinzione dell’area di 7 mila metri quadrati, con una rete metallica. Mentre per la rotonda di via Fermi, l’Agenzia ha reso noto che «i lavori di sistemazione dell’aiuola hanno ridotto i livelli di radioattività» rispetto a 4 anni fa con il sito che rimarrà sempre «attenzionato». Si può sintetizzare così la risposta che l’Agenzia regionale per l’ambiente ha fornito ai consiglieri comunali, Enrico Pedace e Carmen Giancotti. I quali hanno chiesto e ottenuto gli esiti degli accertamenti che i tecnici Arpacal hanno eseguito lo scorso 30 ottobre nelle due zone (che fanno parte del Sin di Crotone), in cui è presente il Tenorm (scorie radioattive della produzione industriale). Inoltre l’Agenzia, il cui dipartimento crotonese è guidato da Rosario Aloisio, ha anche disposto prescrizioni ai soggetti interessati per ridurre i pericoli di contaminazione derivanti dal parcheggio ex Sasol: «Nominare un esperto in radioprotezione» che effettui la «valutazione del rischio per i lavoratori che dovranno realizzare obbligatoriamente una messa in sicurezza provvisoria della zona»; inibire l’area e sistemare «un capping (una copertura) di materiale idoneo» al fine «di contenere il rischio da inalazione, ingestione ed irraggiamento esterno».


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