Papa Francesco, il Vaticano: “Colpito da ictus cerebrale, coma e collasso cardiocircolatorio”
L’ipotesi era circolata già in giornata. Alle 20 la Sala stampa vaticana lo ha comunicato in maniera ufficiale: Papa Francesco, spentosi questa mattina a Casa Santa Marta all’età di 88 anni, è morto per un ictus cerebrale, a cui è seguito il coma e un collasso cardiocircolatorio. “Certifico che Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936, Residente nella Città del Vaticano, Cittadino Vaticano – ha scritto Andrea Arcangeli, direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, nella denuncia di morte -, è deceduto alle ore 7.35 del giorno 21/04/2025 nel suo appartamento presso la Domus Santa Marta (Città del Vaticano) per ictus cerebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile“.
Il Papa, ha spiegato Arcangeli, già docente di Anestesiologia e Rianimazione e responsabile della Terapia intensiva post-operatoria presso presso l’Università Cattolica e la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, era affetto da “pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica, bronchiectasie multiple, ipertensione arteriosa, diabete tipo II”. “L’accertamento della morte è stato effettuato attraverso registrazione elettrocardiotanatografica – ha concluso il professore -. Dichiaro che le cause della morte secondo la mia scienza e coscienza, sono quelle su indicate”.
L’ictus ischemico “in una persona anziana come Papa Francesco – aveva spiegato Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia, commentando l’ipotesi circolata in giornata – può essere causato da una improvvisa fibrillazione atriale” o dalla “chiusura di uno dei vasi arteriosi che riforniscono il cervello di sangue. Questo mi spinge a dire che il Santo Padre, nel caso fosse questa la causa, non si è accorto di nulla, non ha sofferto” conclude.
“Le morti improvvise – aveva spiegato Giorgio Sesti, docente di Medicina Interna all’università Sapienza di Roma – avvengono quando si spengono i due organi che riescono a comandare l’organismo: il cuore, quindi l’arresto cardiaco; o il cervello quindi un ictus che può essere sia ischemico che emorragico, che lede drammaticamente le funzioni cerebrali”. Le morti improvvise, tra l’altro, “avvengono generalmente anche nella notte o nelle prime ore del mattino. L’ipotesi dell’ictus è fondata. Da quello che abbiamo potuto vedere nelle ultime immagini del Pontefice il decesso, infatti, non è strettamente legato alla patologia polmonare che l’ha portato al lungo ricovero”.
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