Friuli Venezia Giulia

Papa Francesco e la Chiesa più femminile, il ruolo di Linda Pocher


Attualmente è docente aggiunta di teologia sistematica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium”, di Roma. Udinese classe 1980, studi liceali allo scientifico Copernico, una laurea in filosofia a Trieste, un baccalaureato in teologia tra Udine e Gorizia e un dottorato in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Suor Linda Pocher è la teologa è cui si è rivolto Papa Francesco per provare a rivoluzionare il ruolo delle donne, attribuendo loro maggior importanza, all’interno della Chiesa cattolica. La teologa è intervenuta ieri sera al programma Otto e mezzo di La7, nella puntata dedicata alla scomparsa sel Pontefice, per raccontare la sua esperienza sul tema. Con lei in studio Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Lucia Capuzzi, corrispondente di Avvenire da Gerusalemme, Luca Josi, giornalista, Corrado Augias, giornalista e Marco Politi, vaticanista del Fatto Quotidiano.

L’intervento

“Vorrei ricordare un principio chiave dell’azione di Francesco, che dice che la realtà è più grande dell’idea – ha detto suor Linda –. Credo che Papa Francesco si sia lasciato guidare, per quello che riguarda la presenza e il ruolo delle donne nella Chiesa, da un contatto con la realtà. Nel Vaticano c’è una scarsa presenza femminile e lui sosteneva, l’ho sentito dire dalla sua voce, che dove mancano le donne gli uomini si imbarbariscono”. Sul progetto del diaconato femminile Pocher ha spiegato che “la formazione del Papa era molto classica e si è espresso contro l’ordinazione diaconale delle donne, ma al tempo stesso ha tenuto aperta la commissione di studio sul diaconato femminile. Si rendeva conto della necessità di dare la parole alle donne. Il percorso delle donne come parte più attiva nella Chiesa credo sia irreversibile, ma la vera rivoluzione di Francesco è  stata quella dell’ascolto, del dare la parola alle persone in modo che potessero parlare senza tabù e senza la paura di essere zittite. Credo sia impossibile tornare indietro da questo”.


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