Paolo Bonolis, da Sanremo al possibile futuro in Rai
Paolo Bonolis allo scoperto sul Festival di Sanremo ma anche sul suo futuro che potrebbe essere anche sulla Rai.
Prima dell’annuncio di Carlo Conti alla conduzione del Festival di Sanremo 2025 si era fatto anche il nome di Paolo Bonolis. La voce, adesso, è stata confermata dal diretto interessato che ha parlato in Radio, ad ‘Un Giorno da Pecora’, con Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. Il noto presentatore ha avuto modo di soffermarsi anche sul suo possibile ritorno in Rai in futuro.
Paolo Bonolis su Sanremo
Intervistato in Radio ad ‘Un Giorno da Pecora’, Paolo Bonolis, con il suo solito fare, ha ammesso di essere stato cercato per la conduzione del Festival di Sanremo. Prima dell’annuncio di Carlo Conti, infatti, il suo nome era tra quelli più in auge per la kermesse musicale.
“Sanremo? Sì, me l’hanno chiesto, certo“, ha ammesso Bonolis. “Ma ho detto che avevo gente a casa”, ha aggiunto in modo ironico a Geppi Cucciari e Giorgio Lauro. “Hanno citofonato a casa ed era un Dhl con dentro un dirigente Rai, ma avevo altre cose da fare”.
Stuzzicato dai conduttori della trasmissione sulla possibilità di una sorta di timore verso gli ascolti fatti in precedenza da Amadeus a Sanremo, Bonolis ha detto: “No, non è per quello. Non è una gara. Una risposta carina sul 72% di share raggiunto da Amadeus l’ha data Carlo Conti: ‘Io non finirò mai alle 3 di notte’”.
Mediaset, Rai e politica
Il presentatore ha poi parlato del suo presente in Mediaset ma anche della possibilità di un ritorno in Rai: “Ci sono altri modi per tornare in Rai. Infatti eccomi qua”, ha detto. “Io sto bene dove sto. Sto bene a Mediaset, sono stato bene in Rai, sto bene a casa, sto bene qui con voi: io ho la sindrome del soprammobile. Dove mi metti sto”.
Spazio anche alla politica: “È capitato negli anni che abbia votato prima sinistra-sinistra, poi Pd, poi non ho più votato e successivamente ho preso una forma di disincanto”, ha ammesso Bonolis. “Tanto che ora non mi interesso più tanto: non posso partecipare ad una festa che non mi piace. Preferisco essere un ligio cittadino che rispetta il governo eletto da altri e se poi quando si torna ad elezioni c’è qualcosa che possa incuriosirmi prendo quella traiettoria”.
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