Economia

Pannelli, verande, finestre, piccoli volumi: meno poteri alle Soprintendenze

Più peso ai Comuni e meno alle Soprintendenze per lavori come i piccoli aumenti di volumetria, l’installazione di pannelli, l’apertura di finestre, la realizzazione di tettoie e verande, la riqualificazione energetica degli edifici. Autorizzazioni semplificate per le attività stagionali e per quelle legate alla messa in sicurezza del territorio. Anche se non ci sarà un utilizzo ad ampio raggio del silenzio assenso, come originariamente ipotizzato.

Sono questi i passaggi chiave del disegno di legge delega di revisione del Codice dei beni culturali. Si tratta della proposta, partita dalla Lega e poi abbracciata dal resto della maggioranza, che punta a rivedere drasticamente le competenze delle Soprintendenze in materia di autorizzazioni paesaggistiche nelle aree vincolate. Il testo ha completato il suo percorso di modifica in commissione Ambiente al Senato; la prossima settimana arriverà il mandato ai relatori, poi ci sarà l’approdo in Aula a settembre.

Procedure semplificate

Gli interventi di lieve entità – dice uno dei passaggi chiave del testo approvato in commissione a Palazzo Madama – non saranno più sottoposti a parere della Soprintendenza. Per loro la competenza esclusiva sarà assegnata agli enti territoriali, «previa verifica di conformità con gli strumenti di pianificazione urbanistica».

Rientrano in questa categoria, oggi già sottoposta a una procedura semplificata, gli «incrementi di volume non superiori al 10% della volumetria della costruzione originaria e comunque non superiori a 100 metri cubi», la «realizzazione o modifica di aperture esterne o finestre a tetto riguardanti beni vincolati», gli interventi di adeguamento alla normativa antisismica «ovvero finalizzati al contenimento dei consumi energetici degli edifici», gli «interventi necessari per il superamento di barriere architettoniche», l’installazione di pannelli solari (termici o fotovoltaici) «a servizio di singoli edifici, purché integrati nella configurazione delle coperture», la realizzazione di autorimesse, quella di tettoie e di verande, oltre a opere più particolari, come i manufatti per il ricovero di attrezzi agricoli. In tutti questi casi, avrà un ruolo decisivo il Comune e l’incrocio con il piano regolatore.

Oltre a questo, sarà applicata una procedura semplificata agli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, di rafforzamento della sicurezza del patrimonio culturale e di ripristino delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali. Per gli interventi relativi ad attività di carattere stagionale e ripetitivo, «che non presentano variazioni di alcun genere rispetto all’autorizzazione paesaggistica già rilasciata», sarà introdotta un’autorizzazione semplificata.


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