Società

Panettone e Pandoro, vendite in tenuta per Natale. Ma la stagione si allunga

Sarà un Natale 2025 senza troppe sorprese per le vendite di panettone e pandoro. Se il mercato dei lievitati da ricorrenza aveva chiuso il 2024 mantenendo i livelli dell’anno precedente, anche per quest’anno le previsioni degli operatori indicano una performance in linea con quella già registrata. Sul fronte della produzione, secondo i dati di Unione Italiana Food, in volume i due simboli del Natale italiano lo scorso anno si sono attestati su 90mila tonnellate, pressoché stabili rispetto al 2023, per un valore che ha raggiunto i 596,3 milioni di euro. Numeri che testimoniano la solidità di un settore che mantiene la sua rilevanza economica e culturale, nonostante le sfide del mercato.

L’affermazione all’estero

L’export conferma poi il ruolo di ambasciatori del Made in Italy di questi prodotti. «Nel 2024 sono state esportate 13.468 tonnellate per un valore di 113 milioni di euro, con Francia, Germania, Belgio, Svizzera e Regno Unito come principali mercati europei, mentre oltreoceano spiccano Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Argentina», come evidenziato da Marco Brandani, presidente del Gruppo Lievitati da Ricorrenza di Unione Italiana Food.

Il caro ingredienti

Il settore deve però fronteggiare sfide significative sul fronte dei costi e quindi della marginalità per le imprese. «Tutti i prodotti natalizi non sono stati esentati dal rincaro delle materie prime – dichiara Fabio Di Gianmarco, amministratore delegato di Gruppo Baulidal burro alle uova, fino anche alle uvette. Poi c’è il cioccolato che è stato abbastanza volatile negli ultimi mesi a seguito dei rincari delle quotazioni del cacao».

Tra tradizione e novità

Sul fronte dei consumi, la passione degli italiani per questi lievitati rimane forte. Secondo l’indagine AstraRicerche per Unione Italiana Food, il pandoro guida le preferenze degli italiani con l’87% degli italiani che lo porta in tavola, preferito soprattutto da donne, Gen Z e famiglie emergenti del Centro Italia. Il panettone segue con un comunque altissimo 82,8%, più amato da uomini e Baby Boomer del Nord-Ovest. Il 70% degli italiani non rinuncia a nessuno dei due, anche se nella scelta diretta il Pandoro prevale con il 52,6% contro il 47,4%. Nel periodo natalizio scorso, il 41,3% degli intervistati ha consumato il proprio dolce preferito tra 5 e 8 volte.

La tradizione mantiene il suo peso: il 71,2% degli italiani preferisce la ricetta classica, e il 79,3% li gusta senza aggiunte, accompagnandoli principalmente con spumante dolce (34,5%) o caffè (31,3%). I criteri di scelta privilegiano la consistenza dell’impasto (85%), il gusto equilibrato (79,5%) e il profumo (78,8%). Interessante notare come il 65,4% degli intervistati li consideri una “dolce coccola” anche fuori stagione, con il 54% che dichiara di aver aumentato i consumi prima e dopo le feste.


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