Ambiente

Pane per Gaza, sindacati lanciano uno sciopero al contrario – In breve

 – Una sorta di “sciopero al contrario”: è quanto chiesto oggi dalle organizzazioni sindacacali del settore agroalimentare, Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, ai lavoratori e lavoratrici del comparto con la presentazione a Roma del progetto ‘Pane per Gaza’. L’iniziativa, finalizzata a dare “il proprio fattivo contributo a sostegno della popolazione palestinese”, chiede una donazione in busta paga per la campagna di solidarietà presentata a Roma negli spazi del centro Europa Experience.

   L’adesione del lavoratore all’iniziativa implica di “versare, tramite trattenuta una tantum della prossima retribuzione mensile, la somma di denaro corrispondente ad un’ora di lavoro quale contributo a favore del progetto”. Nel modulo di adesione si prevede l’acquisto di generi alimentari e il sostegno delle iniziative del Patriarcato latino di Gerusalemme e delle associazioni Emergency e Save The Children.

    La campagna, con inizio da queste ore, parte con una donazione di 30mila euro da parte delle organizzazioni sindacali, mentre la procedura del conto bancario, comprensiva di Iban per eventuali bonifici si sta completando. L’iniziativa è aperta a tutto il mondo agroindustriale e agricolo con le organizzazioni sindacali che stanno predisponendo una lettera di coinvolgimento da inviare ad associazioni e istituzioni.

    “Vogliamo – afferma Onofrio Rota, segretario generale della Fai-Cisl – diffondere quello che sta succedendo a Gaza e al popolo palestinese, scuotendo le coscienze dei lavoratori del settore agroalimentare, settore che alimenta il mondo e garantisce la vita”. “L’iniziativa testimonia – commenta Enrica Mammucari segretario generale della Uila-Uil – non solo un gesto concreto di solidarietà, ma vuole essere anche la responsabilità che unitariamente Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil si assumono nei confronto dei lavoratori e lavoratrici proprio per risvegliare questo senso di coscienza”.

   “E’ un’iniziativa – dichiara Giovanni Mininni, segretario generale della Flai-Cgil – che abbiamo vuluto mettere in campo perchè abbiamo deciso di non stare più a guardare e di non voltarci dall’altra parte, nonostante un clima molto pesante che c’è anche nel nostro Paese e a livello internazionale”.
   

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