Pane di San Giuseppe | Gustoblog
Pane di San Giuseppe: ingredienti e ricetta per realizzare un prodotto tipico siciliano per la festa del papà.
Ogni regione ha la sua ricetta tipica e in Sicilia, in occasione della Festa del papà, si prepara il pane di San Giuseppe. Dal profondo significato simbolico, si prepara in svariati modi. La versione più diffusa è quella a base di semola rimacinata e riccamente decorata. Ne esiste poi una variante più semplice la cui forma ricorda dei semplici panini dove l’impasto viene arricchito con semi di anice o di finocchio.
La festa di San Giuseppe è molto sentita nell’isola e scopriremo, facendo un salto indietro nel tempo fino alle origini, il forte legame con le tradizioni propiziatorie pagane. Ecco come preparare il pane decorato di San Giuseppe.
Ingredienti
Per il pane
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Semola rimacinata di grano duro – 1 kg -
Acqua – 530 g -
Lievito – 15 g -
Sale – 15 g
Per completare
1
Iniziate versando la farina in una ciotola e formando un incavo al centro.
2
Intiepidite un bicchiere di acqua preso dal totale e fatevi sciogliere il lievito quindi aggiungetelo alla farina.
3
Iniziate a impastare con un cucchiaio di legno aggiungendo poi l’acqua rimasta poca per volta. Non appena l’impasto prende consistenza, continuate a lavorarlo sulla spianatoia.
4
Formate un panetto e lasciatelo lievitare per 2-3 ore o fino a che non sarà raddoppiato di volume.
5
Suddividete l’impasto in parti più piccole e, seguendo le indicazioni della tradizione che vi lasciamo poco sotto oppure la vostra fantasia, formate le pagnotte decorate.
6
Spennellatele con l’uovo sbattuto e cuocetele in forno a 190°C per 25 minuti (se di grandi dimensioni potrebbe volerci di più). Fatele raffreddare su una gratella.
Solitamente il pane viene preparato seguendo una precisa simbologia, le forme che vengono date sono:
- Il bastone di San Giuseppe, rappresentante il comando;
- La barba di San Giuseppe, simbolo della saggezza;
- La mano di San Giuseppe, che simboleggia la benedizione e fa riferimento alla maestria artigianale del santo falegname.
Inoltre, vi sono altre forme di pane, tra cui animali, frutti e fiori, che celano un intricato sistema di simbolismi religiosi.
Come accennato, è possibile realizzare anche dei più semplici panini di San Giuseppe. In questo caso unite all’impasto due cucchiai di semi di finocchio e, dopo la lievitazione, suddividetelo in porzioni da 70 g. Formate delle palline, incidetele a croce e fatele lievitare di nuovo per un’ora. Cuocete in forno a 200°C per 15 minuti.
Conservazione
Entrambe le versioni si conservano in un luogo asciutto, lontano da fonti di luce e di calore e all’interno di un contenitore apposito o a una busta di carta per massimo 2-3 giorni.
Origine e storia
La festa di San Giuseppe che coincide con la Festa del Papà, cade ogni anno il 19 marzo. Sebbene abbia una connotazione religiosa (vedi il legame con il padre di Gesù), in realtà è riconducibile al culto ellenico-romano di Adone, figura mitologica legata al grano. La fine di marzo infatti coincideva con l’arrivo della primavera e la celebrazione di riti propiziatori per favorire fertilità e abbondanza.
Con l’arrivo del cristianesimo, il culto ha preso, soprattutto in Sicilia, la forma che conosciamo oggi. Tra le usanze ancora attive c’è quella di allestire un vero e proprio banchetto, chiamato cena di San Giuseppe, a forma di altare.
Sulla cima viene posto un quadro del Bambino o della Sacra Famiglia, mentre a scendere troviamo i pani decorati, i fritti e altri dolci tipici della tradizione come il buccellato, la pignolata e i cannoli. L’artaru (questo il nome della struttura) viene sontuosamente decorato con rami di alloro (murtidda), piante di lenticchie e grano germogliati al buio (lavureddu) e fiori (balicu).
Nel 2020, il pane di San Giuseppe è stato inserito nel registro delle eredità immateriali.
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