Palermo, è polemica per il giro in calesse costato 500 euro a due turisti spagnoli: «Episodio vergognoso»
IL CASO
L’assessore Forzinetti: «Truffa inaccettabile che danneggia l’immagine della nostra città»
E’ polemica a Palermo per il giro in calesse fatto pagare quasi 500 euro a due turisti spagnoli che hanno dovuto sborsare una cifra davvero considerevole per una escursione durata circa un’ora. Il Codacons esprime “ferma condanna” per quanto accaduto a Palermo. “Un episodio vergognoso che danneggia non solo i consumatori, ma anche l’immagine della città e dell’intero comparto turistico siciliano – spiega l’associazione -. Si tratta di una vicenda che conferma l’assenza di controlli efficaci e di regole certe in un settore in cui ogni giorno transitano decine di visitatori, spesso ignari e vulnerabili. Non è accettabile che in una città a vocazione turistica si verifichino simili abusi ai danni di chi sceglie di visitare il nostro territorio”.
Il Codacons invita tutti i turisti che ritengano di essere stati “vittime di raggiri o richieste economiche spropositate” durante la permanenza in Sicilia a contattare l’associazione per ricevere tutela e assistenza legale. È possibile farlo tramite WhatsApp al numero 3715201706 oppure via email all’indirizzo sportellocodacons@gmail.com.
Per quanto riguarda le carrozze trainate da cavalli, il Codacons torna a denunciare “il grave disagio cui sono sottoposti gli animali, costretti a operare tra caldo estremo e traffico cittadino”, e chiede “lo stop immediato di questa pratica”, già oggetto in passato di prese di posizione da parte dell’associazione.
L’assessore
“Quanto accaduto ai danni di due turisti spagnoli è di una gravità assoluta – ha detto l’assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo, Giuliano Forzinetti – e rappresenta la punta di un iceberg che questa amministrazione non intende più tollerare. Pagare quasi 500 euro per un giro in carrozza è una truffa inaccettabile che danneggia l’immagine della nostra città e offende chi ogni giorno lavora onestamente nel settore turistico».
«Abbiamo immediatamente avviato tutti gli accertamenti necessari per verificare i fatti e identificare con precisione i responsabili – aggiunge -. A conclusione delle verifiche, adotteremo senza esitazione tutte le sanzioni previste, fino ad arrivare alla revoca dell’autorizzazione, qualora emergano altre violazioni accertate. Nessuno può pensare di speculare sul nome della nostra città e sulla buona fede dei turisti”, conclude Forzinetti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA