Umbria

Pale eoliche tra Spoleto e Ferentillo visibili dal Ponte delle Torri. Regione: «Contrari»


di Chiara Fabrizi

Parco eolico composto da otto pale a Montebibico di Spoleto più i cavidotto interrati pdi collegamento con l’impianto di accumulo e la stazione utente, che verrebbero realizzati nel territorio comunale di Ferentillo. Si chiama “Energia Montebibico” il progetto dalla potenza massima di 49,6 megawat di cui è soggetto responsabile Fred.Olsen Renewables e su cui pende la procedura di Valutazione di impatto ambientale (Via) davanti al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, che fino a fine luglio ha concesso i termini per le eventuali osservazioni. Nel faldone disponibile online sono anche presenti una serie di cosiddetti fotoinserimenti, che simulano da varie prospettive l’impatto paesaggistico del parco eolico e tra queste ce n’è una particolarmente significativa, che mostra come gli otto aerogeneratori sarebbero visibili anche dalla finestrella del Ponte delle Torri, monumento simbolo di Spoleto.

Negli atti si legge che «la realizzazione dell’opera prevede l’installazione di otto aerogeneratori (pale eoliche, ndr)» con «rotore tripala del diametro di 162 metri e torre tubolare di altezza pari a 125 metri», mentre «la potenza unitaria è di 6,2 megawatt per un totale di 49,6 mw». Previsto anche «un sistema di accumulo di energia elettrica con capacità pari a 15 mw e le opere di connessione alla nuova stazione elettrica di trasformazione, relativi raccordi aerei da inserire sulla linea Tuscania-Villavalle-Villanova».

Le due aree interessate dal parco eolico, cioè Montebibico (Spoleto) e Ferentillo, «sono poste a una quota altimetrica media compresa tra gli 860 e i 950 metri sul livello del mare» e, in base ai risultati «dello studio anemologico» condotto ovviamente dalla Fred.Olsen, «la risorse eolica presente nel sito permette di determinare una produzione netta dell’impianto pari a circa 109,894 gigawattore/anno corrispondenti a circa 2.216 ore equivalenti alla massima potenza», a fronte delle 8.760 ore di cui si compone un anno, in altre parole le pale eoliche potrebbero lavorare alla massima potenza un giorno su quattro. Sul punto la documentazione della Fred.Olsen segnala che questa produzione stimata, che verrebbe allacciata alla rete di trasmissione nazionale, è pari «al fabbisogno di circa 40.700 famiglie, (considerando 2.700 kilowattore/anno media)» e «corrisponde a circa 109.894 tonn/anno di CO2 evitata, cioè il quantitativo assorbito da circa 733 mila alberi».

Sul progetto Energia Montebibico mercoledì mattina è intervenuto l’assessore Thomas De Luca, che non più tardi della scorsa settimana ha portato in giunta il disegno di legge sulle aree idonee e non idonee ad accogliere gli impianti fotovolatici. In una nota si legge che «la giunta regionale esprime totale contrarietà alla realizzazione di impianti all’interno delle fasce di rispetto di 3 mila metri dai beni culturali, in particolar modo i nuclei storici vincolati». De Luca, poi, boccia in toto il progetto della Fred.Olsen, dicendo che «è insostenibile realizzare impianto in area non idonea a Spoleto e triplicare l’errore localizzativo fatto a Ferentillo con la cabina primaria e come assessoreutilizzerò tutti gli strumenti politici, tecnici e legali a mia disposizione per garantire la preminente sicurezza esprimendo la mia piena contrarietà all’intervento».

In particolare, l’assessore evidenzia che il progetto «prevede inoltre la realizzazione di una nuova stazione elettrica che, de facto, triplicherà la superficie già occupata dalla nuova cabina primaria localizzata a Ferentillo, per la quale la localizzazione nell’area di massimo rischio esondazione (fascia A del Piano di assetto idrogeologico), ha visto forti criticità». Anche per questo De Luca considera«assolutamente impensabile che in quella zona possa localizzarsi anche una centrale elettrica Terna che triplicherebbe l’area occupata, gravando pericolosamente sull’officiosità idraulica durante le ricorrenti esondazioni del fiume Nera che hanno interessato l’area per tre volte nell’ultimo decennio».

In più la Regione evidenzia che «la centrale di Spoleto servizio di 8 aerogeneratori si trova in parte all’interno della fascia di rispetto del nucleo storico di Acqualacastagna, nonché a poco più di mille metri dall’abitato di Montebibico». Per De Luca, dunque, il progetto “Energia Montebibico” è «l’esempio classico della necessità di procedere urgentemente all’approvazione della legge: ci sono progetti eolici che creano ricchezza e sviluppo e poi ci sono interventi che sono estranei alle comunità. Giustizia climatica vuol dire anche questo, garantire che un paese non sia letteralmente inglobato da un impianto. In attesa che la regione esprima il proprio parere – conclude l’assessore – invitiamo la cittadinanza a partecipare attivamente presentando le proprie osservazioni entro il 30 luglio, secondo quanto previsto dall’avviso pubblico di Valutazione di impatto ambientale».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.



Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »