Emilia Romagna

Pale eoliche tra Romagna, Marche e Toscana, Giani dice di sì – Forlì24ore.it

Nuove pale eoliche potrebbero sorgere sul crinale tra Toscana, Romagna e Marche (foto Shutterstock)

Il via libera del governatore toscano dopo la richiesta di de Pascale (e  dei sindaci locali) di fermare il progetto

La Regione Toscana dice sì alle pale eoliche al confine con la Romagna. E così la tanto sbandierata (dal governatore dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale) amicizia con i vicini della Toscana, con tanto di reciproche viste di cortesia, finisce nel nulla. Manca ancora il via libera ufficiale alle maxi pale eoliche previste in terra toscana (ai confini, però, con Romagna e Marche)  ma l’aria che tira è che la Toscana approverà l’impianto di Badia del vento (e altri), previsto a pochissimi chilometri dalla Valmarecchia.

L’ha fatto capire lo stesso presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in una intervista a Teletruria, quando ha detto chiaramente: “Noi dobbiamo arrivare al 70% di energie da fonti rinnovabili entro 5 anni. Dal momento che il sindaco di Badia Tedalda dice ‘sì’, non vedo perché dovrei impedire la costruzione di un sistema di pale eoliche”. E per questo “ritengo di poter dire ‘sì’ a Badia del vento – ha proseguito Giani – Poi se si deve aggiustare qualcosa, ho già dato la disponibilità a rivedere il posizionamento e le condizioni di montaggio delle torri ma, in linea di principio, sono d’accordo”.

Tutto questo nonostante la contrarietà al progetto della Regione Emilia-Romagna, con il presidente Michele de Pascale che meno di un mese fa ha scritto al collega Gianni per chiedere di fermare tutto. Perché l’impianto eolico di Badia del vento, con i suoi 7 aerogeneratori alti 180 metri, se realizzato avrà “impatti negativi significativi sul territorio, sull’ambiente, sulla fauna e sul paesaggio”, ha scritto de Pascale a Giani. Contro questo e altri progetti (una decina gli impianti eolici proposti al ministero per la zona di Badia Tedalda e dintorni ai confini con la Romagna) si sono schierati tanti sindaci, parlamentari, comitati e associazioni della Romagna. Ma Giani appare intenzionato ad andare avanti. Tano che quando gli è stato chiesto dei veti dell’Emilia Romagna sulle pale, Giani ha risposto: “Le vogliamo le energie rinnovabili oppure no? In questo paese si parla tanto di energie rinnovabili, ma quando si arriva al punto si dice: lì no. Io alla politica del ‘no’ non ci sono”.

Le parole di Giani hanno scatenato l’ira dei comitati. E non solo. Anche perché le società che operano nel settore eolico continuano a presentare progetti per le maxi pale a Badia Tedalda ai confini con la Valmarecchia. L’ultimo depositato in ordine di tempo al ministero è Cactus wind. Un impianto con 7 aerogeneratori per una potenza complessiva di 43,4 MW, “con opere di connessione – si legge sul sito del ministero – da realizzarsi nei comuni di Casteldelci, Verghereto, Badia Tedalda e Sestino. “È un assalto”. Commenta così il sindaco di Casteldelci, Fabiano Tonielli, relativamente alla richiesta appena presentata dalla società privata, e ora in fase di verifica amministrativa, per la costruzione di un altro impianto eolico onshore, oltre a opere di connessione da realizzarsi nei comuni di Casteldelci (in Alta Valmarecchia), Verghereto (Forlì-Cesena), Badia Tedalda e Sestino, entrambe in provincia di Arezzo.


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