Palazzina Casanova senza aria: disagi e caldo per gli anziani – Bolzano
BOLZANO. Appesa alla bacheca d’ingresso si vede la locandina dell’iniziativa “Un’estate da brivido”, pensata per portare gli anziani in centri climatizzati per trascorrere qualche ora al fresco. «Una bella idea, ma il resto del tempo siamo qui a patire», scherzano, ma non troppo, gli abitanti over 65 della Palazzina Casanova.
È la seconda estate che protestano per una situazione «insostenibile»: camere in cui la temperatura supera i 30 gradi, e nessuna soluzione in vista, almeno fino alla fine di agosto. Nel moderno edificio certificato Casaclima in via Ortles 50, costruito su commissione del Comune e destinato ad alloggi per anziani, il caldo è diventato un incubo quotidiano.
«Dormiamo con le porte aperte per far circolare l’aria, ma non basta», lamentano i residenti Bruno Varotto, Patrizia Andreotti e Severino Galante. Il clima mite dell’ultima settimana, e l’abbassarsi delle temperature ha portato un po’ di sollievo, ma basta un pomeriggio di sole perché il problema si ripresenti puntualmente. «Con picchi, come i giorni di fine giugno, che ci hanno fatto seriamente preoccupare per la loro salute», incalza Sarah Passamonti, parente di una residente.
Proprio in quei giorni, infatti, un abitante di 84 anni avrebbe accusato un malore dovuto alle alte temperature. E mentre ripercorrono quei momenti di spavento, gli abitanti in protesta si confrontano sui picchi che hanno registrato nei loro alloggi. Ventotto, ventinove, fino ai 31-32 gradi.
«Giorno e notte, togliendoci la possibilità di riposare», spiega Severino Galante. L’attesa dei lavoriSempre sulla bacheca d’ingresso è appesa la comunicazione che programmava l’ultimazione dei lavori per il sistema di climatizzazione entro fine giugno. «Poi slittata a fine agosto per la mancanza di un pezzo, difficile da reperire», spiegano i residenti. Chiedono allora che si intervenga con soluzioni temporanee. «Abbiamo ventilatori? Sì, i nostri», racconta Bruno Varotto. Li tengono in camera, ma per gli spazi comuni devono ancora procurarseli. «Ci sono alternative – sottolinea Sarah Passamonti – Perché non dotare almeno la sala comune di un “pinguino”? Così che nei momenti di forte afa gli anziani possano venire qui in cerca di sollievo». La sala comune, dotata di grandi finestre, arriva ad accumulare molto calore.
Ma il vero disagio si verifica negli alloggi: «Non abbiamo le tapparelle, ma solo tende, quindi mantenere il fresco durante il giorno è impossibile – spiega Patrizia Andreotti – Le finestre sono solo da un lato, quindi per far girare l’aria occorre tenere aperta la porta». Ma i problemi non si fermano al caldo. «Da tempo aspettiamo una tettoia sopra la porta d’ingresso – prosegue Patrizia Andreotti – quando piove dobbiamo aprire la porta sotto l’acqua e si bagna la cassetta della posta. Inoltre capita spesso che entri acqua dagli infissi». Inaugurata con i primi abitanti a maggio dell’anno scorso, la Palazzina Casanova ospita alloggi per un progetto di accompagnamento abitativo per anziani autosufficienti. «In un condominio pensato per accogliere persone fragili, anche piccoli problemi possono creare disagi», concludono i residenti.