Pakistan, decine di vittime nel sequestro di un treno in Balochistan
Dal nostro corrispondente
NEW DELHI – L’esercito pakistano ha annunciato di aver avuto la meglio su un gruppo di decine di militanti indipendentisti balochi che dopo aver bloccato un treno in una delle zone più remote e isolate del Paese hanno tenuto in ostaggio per 36 ore centinaia di passeggeri. Le cifre ufficiali fornite in tarda serata parlano di 33 assalitori, 21 ostaggi e 4 militari uccisi e contraddicono quelle diffuse precedentemente dai militanti indipendentisti – che avevano annunciato l’uccisione di 50 ostaggi. Un ministro del governo ha riferito che al sequestro del treno avrebbero partecipato tra 70 e 80 assalitori.
La verifica di quanto affermato da esercito e guerriglieri è di fatto impossibile perché tutto si è svolto in una zona difficilmente accessibile e pressoché priva di connettività.
L’attacco
L’operazione delle forze di sicurezza pakistane è scattato dopo che i dirottatori del treno avevano annunciato che avrebbero iniziato a uccidere gli ostaggi se la loro richiesta di liberare alcuni loro compagni attualmente in carcere o spariti senza lasciare traccia nel conflitto a bassa intensità che va avanti da anni con il potere centrale non fosse state soddisfatta.
L’attacco è scattato martedì, quando i militanti separatisti hanno fatto esplodere un tratto di ferrovia tra due tunnel e assaltato il Jaffar Express, un treno con a bordo 440 passeggeri diretto a Peshawar, nella provincia di Khyber Pakhtunkhwa, dalla capitale del Balochistan, Quetta.
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