Pagamenti online, pos e prelievi impossibili: i problemi Bancomat e Nexi non sono stati risolti
Chi ha lasciato il carrello vuoto, chi c’è riuscito dopo diversi tentativi e chi invece ha ripiegato sui contanti. Da giorni si moltiplicano qui in regione, e un po’ in tutta Italia, le segnalazioni per i pagamenti Pos con Bancomat e Nexi. Stesso discorso per i prelievi. Insomma un black friday che non parte benissimo.
Un guasto sta mandando in tilt i pagamenti digitali, un problema che ormai va avanti da ieri alle 11.25. La causa è un disservizio legato alla rete di Worldline, la fintech francese attiva a livello globale nei servizi di pagamento e dei cui servizi si servono alcuni circuiti di pagamento utilizzati da diverse banche. “I servizi di Worldline hanno risentito di problemi di connessione ai suoi data center in Italia, a causa di un’interruzione di servizio da parte di terzi”, ha fatto sapere la società in una nota spiegando che l’impatto “è principalmente localizzato in Italia, con alcuni effetti collaterali in altri mercati”.
Le ragioni del guasto
Nella mattinata del 28 novembre, intorno alle 11:25, un’ondata di segnalazioni relative a malfunzionamenti nei pagamenti e nei prelievi ha interessato tutta Italia. Le problematiche sono state ampiamente documentate su Downdetector, il portale che monitora in tempo reale lo stato di numerosi servizi di telecomunicazione. Al momento nulla è stato risolto. “I servizi di Worldline hanno risentito di problemi di connessione ai suoi data center in Italia, a causa di un’interruzione di servizio da parte di terzi”, ha fatto sapere la società in una nota, spiegando che l’impatto “è principalmente localizzato in Italia, con alcuni effetti collaterali in altri mercati”.
A spiegare l’origine del problema è intervenuta Nexi, uno dei principali operatori nel settore dei pagamenti elettronici in Italia. Con un comunicato ufficiale, l’azienda ha precisato:
“Nexi Payments informa di avere ricevuto segnalazione da Worldline di un loro incidente relativo a un’interruzione generica e diffusa della rete in Italia che sta avendo impatti su alcuni servizi di pagamento. Seguiranno eventuali successive comunicazioni non appena verranno fornite nuove informazioni da parte di Worldline”
Chi è Worldline e il suo impatto in Italia
Worldline è il colosso che gestisce l’elaborazione delle transazioni per 104 mila esercenti italiani, sia online che tramite terminali Pos fisici. Nel 2023, la società ha trattato in Italia ben 474 milioni di operazioni, per un volume totale di 23,2 miliardi di euro, segnando una crescita del 22% rispetto al 2022. Il business ha generato un incasso di 165,08 milioni di euro in commissioni.
I problemi non hanno riguardato solo i Pos, ma anche prelievi e altre operazioni tramite Atm. La conferma è arrivata direttamente da Bancomat, che ha dichiarato di aver ricevuto una comunicazione ufficiale da Worldline in merito a un “incidente relativo a un’interruzione generica e diffusa della rete in Italia”.
In una nota, Bancomat ha aggiunto: “Il disservizio rilevato dalle ore 11:25 relativo ai circuiti Bancomat e Pagobancomat, secondo quanto comunicatoci, è da imputarsi alla problematica segnalata da Worldline, che sta avendo impatti su vari servizi di pagamento.”
Un disservizio di ampio respiro
Il guasto ha evidenziato la fragilità dei sistemi di pagamento digitali quando si verificano problemi a livello infrastrutturale. Mentre gli utenti e gli esercenti attendevano aggiornamenti, la vicenda ha sottolineato l’importanza di una rete solida e resiliente per sostenere il crescente utilizzo dei pagamenti elettronici in Italia.
La nota di Bankitalia
Che l’incidente non sia di poco conto lo dimostra anche il comunicato della Banca d’Italia, che, scrive, “sta monitorando le difficoltà operative che si sono verificate in alcuni servizi di pagamento con carte di credito e di debito dalla tarda mattinata di ieri, 28 novembre, e che stanno causando disagi a cittadini e imprese”.
Così, nella nota, Bankitalia che fa propria la spiegazione di Worldline: i disservizi, è infatti scritto “sono riconducibili a problematiche di tipo operativo (danni a una infrastruttura fisica) registrate da un fornitore tecnologico. Il fornitore (Worldline, ndr) sta apprestando i necessari interventi al fine di mitigare i disagi sul funzionamento dell’infrastruttura e sui servizi erogati. Al momento una parte dei servizi di pagamento impattati è stata riattivata, mentre permangono malfunzionamenti per alcuni circuiti di carte di credito e di debito”, prosegue la nota. “Le autorità continuano a seguire la situazione in collaborazione con gli operatori nell’ambito del Codise per il ripristino progressivo dei servizi agli utenti e, quanto prima, della piena operatività. Verranno diffusi ulteriori aggiornamenti appena possibile”, conclude Bankitalia.
Le parole del Codacons
“Milioni di cittadini e commercianti sono stati coinvolti nei disservizi con i pagamenti tramite Pos, disagi che proseguono purtroppo anche oggi, giornata del Black Friday”. A rimarcarlo ci pensa anche il Codacons che denuncia il grave disservizio. Secondo il Codacons sono coinvolte anche carte e bancomat di numerosi istituti tra cui banca Bper, Banco Bpm, ma anche Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Intesa San Paolo, Visa e Mastercard. Per tale motivo «si sta valutando la possibilità di avviare azioni legali contro i responsabili del black out che prosegue da ieri, per conto di tutti i soggetti che abbiano subito danni materiali legati ai problemi tecnici di Worldline».
Il comunicato della Fipe di Pordenone
La Fipe pordenonese, la federazione dei Pubblici Esercizi del sistema Confcommercio, ha espresso forte preoccupazione per il blocco dei pagamenti elettronici tramite Pos verificatosi in questi giorni, causato da un’interruzione nella rete di Worldline. «Questo disservizio ha generato gravi disagi per gli esercenti e i consumatori anche nel Friuli occidentale mettendo in luce la fragilità di un sistema che, dipendendo da un unico provider, risulta altamente vulnerabile» ha precisato Fabio Cadamuro che guida la categoria a livello locale.
Secondo il presidente, non basta intervenire con urgenza per evitare che simili disservizi si ripetano, ma è necessario introdurre un sistema di responsabilità che preveda anche risarcimenti per i danni subiti dagli esercenti. In Italia, dove vige l’obbligo di accettare pagamenti digitali e i clienti ricorrono sempre meno al contante, garantire l’affidabilità dei sistemi di pagamento digitale è cruciale. I pagamenti digitali, infatti, valgono in media circa 1,2 miliardi di euro al giorno.
Fipe-Confcommercio nazionale ritiene quindi che sia necessario intervenire sulle norme che regolano i sistemi di pagamento digitale, prevedendo la responsabilità dei gestori anche nel caso di disservizi come quelli riscontrati in questi giorni.
«La tutela delle attività commerciali e la fiducia nei sistemi di pagamento elettronici – conclude Cadamuro – devono essere priorità per evitare che eventi come questo abbiano ulteriori ripercussioni sul settore e sull’economia dell’intero Paese».
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