Marche

«Paga 200mila euro o racconto di noi a mio marito». Tentata estorsione a Macerata, badante moldava condannata a 3 anni


MACERATA «Se non mi dai 200mila euro racconto a mio marito della nostra relazione sentimentale». Questa richiesta è costata a una badante moldava la condanna a tre anni di reclusione per tentata estorsione. La 44enne è stata condannata anche a pagare duemila euro di multa e un risarcimento alla vittima, costituitasi parte civile nel processo con l’avvocato Andrea Tonnarelli, di 15mila euro. 

Il fatto

La vicenda risale ad aprile del 2020. All’epoca l’imputata, Viorica Smoleac, era stata assunta come badante per assistere un’anziana. In quell’abitazione viveva anche il figlio della donna, che oggi ha una sessantina d’anni. Secondo la ricostruzione accusatoria, a un certo punto la badante avrebbe chiesto al figlio dell’anziana di consegnarle 200mila euro con la minaccia di raccontare al marito che loro due avevano avuto una relazione sentimentale. Il 60enne la denunciò, da quella querela partirono le indagini e, successivamente, dopo anche una richiesta di archiviazione non accolta dal gip che dispose l’imputazione coatta, si aprì il processo per tentata estorsione. Durante l’istruttoria l’uomo raccontò in aula che un giorno la badante gli si avvicinò, «ci furono delle effusioni – spiegò al giudice – e tutto finì lì. Poi iniziò a chiedermi 200mila euro». Un avvicinamento, tenne a precisare il 60enne, non una relazione sentimentale, tantomeno sessuale. La badante invece all’epoca lo denunciò per violenza sessuale, raccontò anche di aver notato lividi sul corpo dell’anziana e dopo quelle dichiarazioni si aprirono due procedimenti a carico dell’uomo, uno per violenza sessuale (chiuso con un non luogo a procedere disposto dal Gup) e uno per maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre (archiviato in fase d’indagine). Nei giorni scorsi il giudice Francesca Preziosi ha condannato la badante a tre anni di reclusione, duemila euro di multa e 15mila euro di risarcimento. «È stato messo un punto fermo a una situazione complessa che ha molto prostrato il mio assistito sia dal punto di vista fisico che psicologico – ha commentato l’avvocato Tonnarelli -. Per un periodo è passato anche da vittima ad accusato di reati gravissimi».




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