Ottavia Piccolo a La Confessione: “Libertà di espressione è il diritto più importante” | Il Fatto Quotidiano
Dal primo ruolo a teatro a soli 11 anni, al set del Gattopardo di Luchino Visconti, alle regie di Giorgio Strehler e Luca Ronconi fino alla collaborazione ventennale con Stefano Massini. Ottavia Piccolo è la seconda ospite de “La Confessione” di Peter Gomez in onda sabato 29 novembre alle 20.20 su Rai 3. “Questo è lo spettacolo “Donna non rieducabile” sulla giornalista Anna Politkovskaja scritto da Stefano Massini, un autore con il quale lei lavora da vent’anni. Lei ha detto che continua a mettere in scena questo spettacolo per quello che succede nel mondo, non solo in Russia. Cosa succede nel mondo?”, ha chiesto il conduttore dopo aver mostrato all’attrice uno stralcio di questo spettacolo sulla grande giornalista russa, uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006. “Credo che la libertà di stampa, anzi la libertà di espressione, sia la cosa più importante, perché essere silenziati è molto facile. – ha risposto la protagonista di tanti film di successo – Certe volte basta anche un ricatto economico, non c’è bisogno delle pistole”. “C’è questo rischio in Italia?”, ha domandato ancora Gomez. “Io credo che ci sia il rischio che qualcuno smetta di parlare di certe cose anche senza che nessuno glielo domandi. Perché certe volte uno vuole stare un po’ più tranquillo, dice: ‘sai che c’è? Di questa cosa non ne parliamo e così non mi pongo il problema’”, ha concluso Ottavia Piccolo.
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