Ospedale Giovanni XXIII di Bari, per lo scorporo ancora tutto fermo
Una procedura in fase di stallo. La convocazione dei consiglieri Fabio Romito e Marco Galante. La questione dello scorporo dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII dal Policlinico torna in commissione Sanità del consiglio regionale 231 giorni dopo l’approvazione della legge di bilancio che vide l’inserimento di un emendamento ad hoc, secondo il quale il Giovanni XXIII sarebbe transitato temporaneamente sotto la gestione della Asl di Bari in attesa di diventare un’azienda completamente autonoma. La trasformazione, però, sembra procedere a rilento, almeno secondo quanto segnalato dai consiglieri che hanno proposto l’audizione, con Romito molto duro sulla questione e che parla di tentativo di allungare i tempi per sabotare l’operazione.
In via Gentile a rispondere sono stati Maurizio Nicastro, in rappresentanza del dipartimento per la Salute della Regione, e i direttori generali di Policlinico e Asl di Bari, Antonio Sanguedolce e Luigi Fruscio, che hanno spiegato come effettivamente i tempi si stiano rivelando più lunghi del previsto, soprattutto perché solo il 40% del personale ha accettato il transito dall’azienda Policlinico alla Asl Bari, mentre un altro 40% ha detto di non avere chiaramente idea sul da farsi, mentre il 20% ha addirittura rifiutato. Ma la vera complessità dipenderebbe dalla costituzione ex novo di diverse unità operative autonome, operazioni in fase di conclusione nel breve termine, a detta degli auditi. Tant’è che si sta valutando di procedere direttamente con lo scorporo e con la creazione diretta dell’azienda, anziché transitando temporaneamente in Asl.
Critiche arrivano anche dalla maggioranza. Duro Fabiano Amati: “La ASL di Bari dia subito una data per il transito nella ASL Bari, senza farsi condizionare, altrimenti è sabotaggio della legge proposta dal Governo regionale”. Per Pier Luigi Lopalco del PD: “La verità sullo scorporo? Propaganda senza visione e nessun piano reale per l’eccellenza. È populismo sanitario sulla pelle dei bambini”.