Marche

Ospedale a Campiglione, l’affondo di Cesetti: «Inaugurazione bluff? Rimuovere subito il direttore Ast»

POLITICA – Il consigliere regionale del Partito Democratico: «Per garantire la credibilità della sanità pubblica, la giunta regionale ha il dovere di segnalare alla Corte dei Conti l’accaduto per l’accertamento e il perseguimento delle responsabilità erariali»

Fabrizio Cesetti

«In relazione alla mia preoccupazione di evitare finte inaugurazioni del nuovo ospedale di Campiglione e aperture a stralci che ne minebbereo la credibilità, proprio la settimana scorsa, rispondendo a una mia interrogazione, l’assessore Saltamartini aveva dichiarato in aula che la consegna della struttura sarebbe avvenuta il 2 dicembre. Invece, appena 48 ore dopo la risposta di Saltamartini, ho ricevuto da alcuni cittadini di Amandola la segnalazione, corredata da una copiosa documentazione fotografica, che, su disposizione del direttore dell’Ast 4, si stavano portando via dei letti nuovi dall’Ospedale dei Sibillini, nello specifico dalla Rsa, per trasferirli al nuovo ospedale di Fermo con lo scopo di allestire la messa in scena di un finto reparto, funzionale a una prima inaugurazione in programma al 1° agosto, poi, a quanto è dato sapere, successivamente riprogrammata per il 7. Ciò è inaccettabile. Si provveda immediatamente a rimuovere il direttore dell’Ast di Fermo e a segnalare alla Corte dei Conti l’accaduto per l’accertamento e il perseguimento delle responsabilità erariali. A tal fine ho già depositato un’interrogazione per sollecitare questi provvedimenti». A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti.

«La direzione della Ast di Fermo – spiega Cesetti – colta in flagranza del misfatto, tenta oggi una precipitosa e maldestra marcia indietro giustificando il trasferimento dei letti con la necessità di verifiche tecniche a Campiglione e inciampa nelle sue stesse contraddizioni. In verità, nella serata di venerdì, dopo alcuni accertamenti, mi avevano scritto testualmente che “il 7 agosto ci sarebbe stata la passerella di Acquaroli a Campiglione” e alla mia domanda di come fosse possibile fare un’inaugurazione con i lavori ancora in corso, mi è stato risposto che “è l’Ast che farebbe ciò” perché “gli arredi sono di loro competenza”. In effetti, come detto, sono in possesso della documentazione fotografica che comprova l’allestimento in corso di un finto reparto nell’immobile che verrà consegnato solo il prossimo 2 dicembre. Ritengo di una gravità inaudita che il direttore, per compiacere la parte politica che lo ha nominato, organizzi inaugurazioni farlocche spendendo e dissipando intenzionalmente risorse pubbliche per attribuire, altrettanto intenzionalmente, un vantaggio privato ed elettorale in dispregio del diritto dei cittadini a una sanità effettivamente pubblica per i loro bisogni di salute. Peccato che, nel suo agire, il direttore non abbia mai applicato altrettanta solerzia per dare risposte a coloro che, per esempio, quotidianamente stazionano nel Pronto Soccorso di Fermo in attesa di un posto letto».

«Spiace dirlo – conclude Cesetti – ma il direttore Grinta ha dimenticato di essere un pubblico ufficiale che deve organizzare gli uffici diretti in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione nel rispetto della legalità. Principi che in questo caso sono stati palesemente violati. E ha dimenticato anche che è suo dovere adempiere alle funzioni pubbliche con disciplina ed onore. Queste mancanze, che minano la credibilità della sanità pubblica, non possono essere ignorate da nessuno, neppure dalla giunta regionale, e vanno sanate in maniera esemplare».

 

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