Oslo blindata per il match con Israele. La Norvegia voleva l’esclusione. Il ct Shimon: “Pensiamo agli ostaggi”
Preoccupazione e misure di sicurezza. A Oslo per evitare tensioni non ci sarà una ‘fan zone’ prima della partita Tra Norvegia e Israele, la capienza è stata ridotta a 3mila spettatori, tutte le strade attorno stadio Ullevaal verranno chiuse diverse ore prima del calcio d’inizio, le 18. Il Comitato palestinese norvegese ha annunciato una protesta durante la partita. All’ingresso ci sarà un rigido controllo degli striscioni all’entrata. Nessun divieto di introdurre bandiere palestinesi, ma la federazione norvegese ha lanciato un appello ai suoi tifosi: “Portate bandiere norvegesi”.
Israele: “Siamo in festa per la liberazione degli ostaggi”
La nazionale israeliana ha a lungo tremato, l’ipotesi che non potesse giocare le competizioni internazionali sotto una forte pressione esterna era tutt’altro che remota: “Non ho mai pensato che potessimo essere esclusi dalle competizioni, sarebbe stato un grande errore”, dice il capitano israeliano, Eli Dasa. “Ora pensiamo al nostro Pease in festa: il ritorno a casa degli ostaggi è ciò che abbiamo atteso per due anni”. Ne parla anche il ct Ben Shimon: “È un grande giorno per la nostra squadra, i giocatori sono entusiasti per il ritorno degli ostaggi. Stiamo attraversando un periodo sanguinoso, tutta la nazione ne ha bisogno”.

Incasso a medici senza frontiere
L’incasso della partita sarà devoluto a Medici Senza Frontiere, che agisce nella Striscia: una scelta che la Federcalcio israeliana ha contestato. “Non siamo soliti discutere le scelte altrui: in questo caso, ci sentiamo solo di consigliare un controllo sulla destinazione dei fondi, perché non vadano ad associazioni terroristiche”. Lise Klaveness, presidente della Nff, è stata in prima fila all’interno dell’Uefa nel chiedere l’esclusione da Israele (“così come è stato fatto con la Russia”) in linea con la politica del governo norvegese che ha riconosciuto lo Stato di Palestina e ha deciso di vendere le partecipazioni in società israeliane da parte del ricchissimo fondo sovrano nazionale. “Leggiamo i giornali, sappiamo tutti quello che è successo e quel che succede oggi – ha aggiunto Sorloth, attaccante che anche farà coppia con Haaland – Col cuore, siamo tutti vicini alle persone colpite da questa tragedia. Mi piacciono le posizione forti di Klaveness, è fantastico avere una leader come lei, che non ha timori di dire quello che pensa”.

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