Orlando (Avs), ‘su Paragon emerge quadro di poca trasparenza’ – Altre news

“Emerge un quadro di pesante
mancanza di trasparenza, tratteggiata anche dalle dichiarazioni
contraddittorie di diversi esponenti di governo, che lascia
immaginare che non vi sia stato un uso corretto del ricorso ad
agenzie di controllo e intercettazione che, nate per ragioni di
sicurezza nazionale, rischiano di diventare, se non applicate
con rigore, fonte di mortificazione di diritti. In questo
momento siamo di fronte ad una palude democratica rispetto al
tema sollevato dal caso Paragon”. Lo ha detto l’europarlamentare
di Avs Leoluca Orlando durante l’incontro con la stampa
nell’ambito della missione europea sul caso Paragon nella quale
i membri della delegazione hanno incontrato alcune delle vittime
dello spyware – tra cui Don Mattia Ferrari, e i giornalisti
Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino – per raccogliere
testimonianze dirette sugli episodi di sorveglianza.

   
“Non resta che attendere finalmente la posizione del Copasir
che ci auguriamo consenta di fare chiarezza su questo momento
oscuro della vita democratica del nostro Paese nel quale vengono
intercettati, vengono posti a controllo, giornalisti e operatori
sociali”, ha concluso Orlando.

   
I membri della delegazione inoltre audito i vertici della
federazione nazionale della stampa italiana, FNSI, e dell’ordine
dei Giornalisti, una delegazione di Amnesty International nonché
i parlamentari PD Debora Serracchiani e Stefano Graziano, e il
leader dei Verdi e AVS, Angelo Bonelli. E’ stato sentito inoltre
Vittorio Rizzi, direttore generale del Dipartimento delle
informazioni per la sicurezza, DIS.

   
Alla missione, guidata dall’eurodeputato del Partito
democratico, Sandro Ruotolo, oltre ad Orlando hanno partecipato
la vicepresidente del gruppo di S&D, Ana Catarina Mendes, la
deputata S&D Brigitte Sippel e la deputata dei Verdi, Saskia
Bricmont.

   
Orlando rende noto che non è stato possibile incontrare il
sottosegretario Alfredo Mantovano e che il confronto con Lorenzo
Guerini, presidente del Copasir, è stato disdetto a poche ore
dall’inizio della missione.

   

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