Ordigno bellico da disinnescare a Miglianico, scelta la data delle operazioni: evacuate 88 persone
Fissata la data in cui sarà disinnescato e fatto brillare l’ordigno bellico rinvenuto nel territorio comunale di Miglianico. Il tavolo di coordinamento, che stamani è tornato a riunirsi in prefettura, ha stabilito che le operazioni si effettueranno mercoledì 6 agosto.
Alla riunione, presieduta dal prefetto Gaetano Cupello, hanno partecipato: il sindaco di Miglianico Fabio Adezio, il sindaco di Canosa Sannita Costanza Berardi, i vertici provinciali delle forze dell’ordine, il comandante dell’11° Reggimento Genio Guastatori Foggia, i rappresentanti dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, della Provincia, dei vigili del fuoco e del servizio 118.
Nel corso della riunione, si è unanimemente condivisa la linea d’intervento. Verrà realizzata una cosiddetta camera di espansione, quale struttura di contenimento finalizzata a circoscrivere le conseguenze di una detonazione accidentale dell’ordigno, con l’obiettivo di ridurre significativamente l’area interessata dalle operazioni di evacuazione e di non ricorrere all’interruzione dell’erogazione di energia elettrica né a provvedimenti di divieto di sorvolo.
Mercoledì 6 agosto, dunque, sarà sgomberata un’area del raggio di circa 340 metri dal punto in cui è stata rinvenuta la bomba d’aereo.
In particolare, è stato condiviso il cronoprogramma elaborato dall’11° Reggimento Genio Guastatori Foggia, con relativo impegno del sindaco di Miglianico a predisporre tempestivamente un piano di evacuazione per le 88 persone interessate dalle misure di sgombero precauzionale. Alle operazioni collaboreranno anche i vigili del fuoco, che metteranno a disposizione di un’autopompa, la Croce Rossa Militare, che fornirà un’ambulanza medicalizzata, e, nelle operazioni di vigilanza, gli agenti della polizia municipale e provinciale e i volontari della Protezione Civile regionale.
Sono state poi individuate le strade da chiudere al traffico, con identificazione di appositi varchi e di adeguate misure di presidio per ciascuno di essi. Nel giorno fissato per l’effettuazione delle operazioni, la prefettura di Chieti convocherà un Centro coordinamento soccorsi (Ccs), mentre nei comuni di Miglianico e Canosa Sannita, dove è ubicata la cava prescelta per il brillamento del residuato, saranno simultaneamente operativi i rispettivi Coc (Centri operativi comunali).
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