Cultura

Orbital Ensemble – Orbital: Brasile, jazz e psichedelia :: Le Recensioni di OndaRock

“Orbital Ensemble” è il nome dietro cui si cela il compositore e multistrumentista Felipe Sena, qui in collaborazione con Lazar Miric al sassofono e al flauto e con Takara alle percussioni per due brani. Album pensato per preparare l’ascoltatore alla performance dal vivo, da eseguirsi con una band di otto elementi, di stanza a Toronto oggi, poi domani chissà.

“Orbital” offre uno scorcio sulla scena jazz canadese, che nel corso degli ultimi anni si sta guadagnando il suo spazio, anche grazie alle etichette discografiche locali, tra cui appunto We Are Busy Bodies, e alla loro attenzione ai nuovi suoni e contaminazioni. 
Felipe Sena stesso ha costruito la sua educazione musicale tra Brasile e Canada, e i ritmi brasiliani riecheggiano in tutte le tracce dell’album. Ma a distinguere in positivo il lavoro sono soprattutto due elementi: il mood psichedelico che anima tutti i pezzi e un certo taglio cinematografico delle composizioni. Vale sia per i momenti più jazz (“Daydreams”) che per quelli più rock e solenni (“Infinite Skies”).

Complessivamente è un lavoro luminoso e ottimista, grazie anche a un certo “calore” nel suono per via di una leggera patina lo-fi, che aggiunge una dimensione cinematografica all’ascolto.

01/11/2025




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