«Ora si muovono Acquaroli e Carloni»
FRONTONE Incontri, telefonate, missive: sono giornate intense per il sindaco di Frontone Daniele Tagnani per scongiurare la perdita dell’unica banca del paese. Il piano di razionalizzazione di Banca Intesa Sanpaolo dovrebbe portare a breve alla chiusura della filiale frontonese e di altre.
Si attiva l’Uncem nazionale
«A dimostrazione del fatto che i problemi si risolvono dentro e con le istituzioni – afferma il sindaco Tagnani -, ho formalizzato la problematica al presidente della Regione Acquaroli, all’assessore alle aree interne Baldelli e all’assemblea legislativa delle Marche. Ho inviato la missiva anche agli onorevoli e senatori in carica della nostra Regione, oltre che al presidente Uncem nazionale e regionale. La tematica ha toccato la sensibilità degli amministratori. Sono stato contattato da Acquaroli, sta provvedendo a organizzare un incontro. Sulla tematica si è mosso l’onorevole Carloni, direttamente a Roma, con una missiva al gruppo bancario. Solidarietà anche dal presidente di Uncem Bussone, il quale ha formalizzato una lettera ai vertici di Intesa Sanpaolo. Insieme stiamo organizzando una manifestazione».
L’altro giorno il sindaco ha incontrato il capo area di zona e il direttore di filiale di Banca Intesa Sanpaolo: «Ho ribadito l’importanza del servizio e di non abbandonare il territorio, soprattutto in questo momento. Hanno riferito che non chiudono le filiali perché non vanno bene ma perché è una strategia nazionale. Ho chiesto ufficialmente il mantenimento del servizio anche sulla base di quanto subìto dal territorio e sulla base che Frontone è un’area individuata dalla strategia nazionale delle aree interne».
Sulla questione intanto prendono posizione diversi esponenti politici. «In questa legislatura – sottolinea Marta Ruggeri, capogruppo M5S in consiglio regionale – sono stati portati in discussione ben 10 atti, votati all’unanimità, con i quali si impegnava presidente e giunta Regionale, a porre in atto tutte le azioni utili ad evitare la chiusura degli sportelli bancari ed erogatori di servizi al cittadino nei piccoli Comuni. A questi 10 atti vanno sommate due proposte di legge, unificate in un unico testo, licenziato dalla seconda commissione. In una relazione del 2023 di Unione confidi si evince che nel quinquennio 2016-2021 la regione è al disonorevole secondo posto in Italia per chiusura degli sportelli, -29.3%. Ho disposto un’interrogazione per capire e informare i cittadini su cosa è stato fatto in concreto dalla giunta. Riguardo Frontone, voglio conoscere il ruolo avuto e quali azioni ha intrapreso il tavolo regionale del credito».
Le interrogazioni
Il consigliere regionale del Pd Renato Claudio Minardi ha presentato un’interpellanza al presidente Acquaroli per sollecitare interventi volti a evitare che Frontone rimanga senza uno sportello bancario e, più in generale, a tutelare i piccoli comuni delle aree interne. «Il caso di Frontone – rileva Minardi – testimonia come senza una visione di governo del territorio le nostre comunità, specialmente quelle montane e collinari, rischiano di diventare prede delle logiche speculative dei grandi gruppi bancari che non tengono in nessuna considerazione diritti e bisogni di cittadini e imprese».