«Ora basta, è già la seconda volta. È un gesto volontario»
PESARO- Una fila di moto e motorini accasciati a terra, come se fosse passato di lì un uragano improvviso, uno abbastanza potente da rovesciare anche una Ducati Monster al quartiere Cinque Torri. Per la seconda volta in meno di due mesi. Riportando danni da centinaia di euro alla carrozzeria.
E visto che ieri in città il vento non spirava più forte del normale, ai ragazzi che frequentano l’aula studio della Bibilioteca 5 Torri si è insinuato il dubbio che si trattasse di altro rispetto a una semplice casualità o alle conseguenze di una manovra finita male. Tanto che A.O., studente pesarese del Politecnico di Milano, ha deciso di presentare la segnalazione alle forze dell’ordine, che lo hanno desistito dal denunciare l’accaduto «perché avrei dovuto sporgerla contro ignoti e si tratterebbe ancora della prima segnalazione – racconta lo studente – ma già è la seconda volta che accade solo a me». A.O. specifica infatti che, studiando da fuorisede, ha poche occasioni di frequentare la biblioteca «ma l’ultima volta che sono andato a studiare, il 16 luglio scorso, sempre di mattina, mi sono ritrovato anche in quel caso la moto a terra, con danni non indifferenti». Le stime del carrozziere questa volta infatti superano i 300 euro di spesa: «Oltre a perdere la benzina dal motore, ci sono graffi sul serbatoio che, tra levigatura e verniciatura su entrambe le placche, richiedono centinaia di euro». Per non parlare dei pulsante delle quattro frecce che si era rotto la scorsa volta «per cui mi ho dovuto spendere 170 euro». A.O. non ha dubbi, vista la posizione dei veicoli riversi a terra: «È un gesto volontario, di nuovo. Non è possibile che sia stato un automobilista per sbaglio, perché il parcheggio ha spazi ampi e davanti alle moto c’è solo una colonnina di ricarica che è posta in posizione perpendicolare rispetto agli stalli delle due ruote».
L’appello
Il dubbio è che ci sia qualche vandalo che si diverte a giocare a Genga con i veicoli degli altri. «Nel parcheggio non ci sono telecamere, ma si trova proprio davanti a via Volontari del Sangue. Se qualcuno ha visto qualcosa – conclude lo studente – ci aiuti a capire chi è stato».