Veneto

Operazione antiterrorismo dei carabinieri con cecchini e artificieri: addestramento oggi a Venezia

Sembrava una scena da film d’azione, ma è tutto accuratamente programmato e messo in atto con estrema professionalità: al Terminal 103 della Stazione Marittima di Venezia si è svolta questa mattina una maxi esercitazione antiterrorismo che ha coinvolto circa 80 militari dell’Arma dei Carabinieri, impegnati nell’operazione denominata “Laguna 103”. L’obiettivo? Testare la capacità di risposta rapida a un evento criminoso complesso, in un ambiente operativo particolare come quello lagunare.

L’area portuale – solitamente destinata al traffico commerciale – si è trasformata in un teatro operativo, con forze specializzate dispiegate sul campo e un fitto programma addestrativo. Cecchini appostati sui tetti, unità cinofile alla ricerca di esplosivi, artificieri all’opera, operatori navali in sorveglianza e squadre pronte a intervenire in tempo reale. La simulazione ha previsto un attacco da parte di un gruppo criminale armato durante un evento pubblico, con presa di ostaggi e minacce concrete alla sicurezza dei civili.

Un dispiegamento eccezionale di forze speciali

A prendere parte all’operazione, oltre ai militari del 4° Battaglione “Veneto”, le Squadre Operative di Supporto (SOS) e le Squadre di Intervento Operativo (SIO), erano presenti anche le Aliquote di Primo Intervento (API) del Comando Provinciale di Padova, gli operatori del Nucleo Elicotteri di Belluno e una nutrita componente di specialisti del Comando Provinciale dei Carabinieri di Venezia e Padova: cinofili, artificieri, negoziatori, militari del Nucleo Natanti e personale della centrale operativa.

L’intervento simulato ha seguito uno scenario a più fasi, progettato per mettere alla prova tutte le capacità tattiche e logistiche delle unità coinvolte. Le squadre hanno prima provveduto a isolare l’area, quindi è iniziata l’evacuazione dei civili – attori figuranti – con filtraggio e identificazione. Successivamente è scattato il blitz: le SOS sono intervenute per neutralizzare la minaccia, mentre i negoziatori cercavano di stabilire un contatto con i finti terroristi. L’operazione si è conclusa con la liberazione degli ostaggi e la messa in sicurezza dell’intera zona.

Un addestramento realistico per scenari ad alta criticità

L’esercitazione “Laguna 103” rientra in un più ampio programma di formazione continua che l’Arma dei Carabinieri porta avanti con regolarità per garantire la massima efficacia nelle operazioni ad alto rischio. “Si tratta di un’attività fondamentale per mantenere elevati gli standard di prontezza e per affinare il coordinamento tra le diverse componenti operative, soprattutto in contesti complessi come quelli urbani o portuali, dove la presenza di civili e infrastrutture critiche impone una risposta rapida e mirata”, spiegano dal Comando Provinciale.

Particolare attenzione è stata rivolta anche all’elemento territoriale, con l’Arma locale impegnata nelle operazioni di contenimento e gestione della viabilità. Una vera e propria simulazione a tutto tondo, che ha coinvolto anche i vertici organizzativi e ha permesso di verificare l’efficienza delle comunicazioni e dei flussi informativi tra le diverse sale operative.

Collaborazione con le istituzioni locali

Determinante, per la riuscita dell’evento, il supporto offerto dall’Autorità Portuale di Venezia, che ha messo a disposizione l’area del Molo 103 e collaborato attivamente con le forze dell’ordine. “Siamo grati all’Autorità Portuale per l’ospitalità e per aver creduto nell’importanza di un’attività che contribuisce concretamente alla sicurezza della collettività”, ha commentato il portavoce dell’Arma.

Un modello per la sicurezza integrata

In un’epoca in cui le minacce alla sicurezza assumono forme sempre più imprevedibili, esercitazioni come “Laguna 103” rappresentano un tassello fondamentale nella strategia di prevenzione e risposta. Venezia, città unica per conformazione e valore simbolico, costituisce un banco di prova particolarmente complesso ma altrettanto significativo per le forze di sicurezza. Il successo dell’operazione dimostra l’elevato grado di preparazione dell’Arma e la sua capacità di agire con efficacia anche nei contesti più difficili.


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