Omicidio Cumani, avvocato: «Liberate Amri, le prove dicono che non è stato lui»
di Chia.Fa.
Il tribunale del Riesame di Perugia si è riservato la decisione, ma l’avvocato Vincenzo Bochicchio, martedì mattina, ai giudici ha chiesto la scarcerazione di Yassin Amri, 21 anni, in cella con l’accusa di aver ucciso Hekuran Cumani, il 23enne di Fabriano ammazzato con una coltellata nel parcheggio della facoltà di Matematica dell’Università di Perugia. Il difensore del giovane di Ponte San Giovanni in aula ha di fatto sostenuto che l’esito degli esami genetici compiuti sui vestiti di Amri non hanno fornito riscontri all’ipotesi investigativa della Procura di Perugia né a quanto riferito da due ragazzi amici dello stesso Amri, che lo hanno di fatto accusato del delitto.
In particolare, Bochicchio ha insistito a lungo sui vestiti di Amri: qui i consulenti della Procura di Perugia hanno sì trovato tracce ematiche, ma quel sangue non sarebbe di Hekuran, bensì di tre persone non identificate. Analogamente sui pantaloni di Armi sottoposti agli stessi esami sono state trovate tracce biologiche, che però apparterrebbero allo stesso Amri. Per il difensore, dunque, quei capi di abbigliamento non solo non sono stati lavati ma allo stesso certificano che Amri non abbia tenuto in tasca il coltello utilizzato per il delitto di Cumani né abbia sferrato la coltellata fatale. Sull’arma recuperata nel fiume Tevere, poi, la difesa considera la lama per larghezza poco compatibile con la ferita che ha ucciso il 23enne di Fabriano.
«La scarcerazione l’ho richiesta perché a mio avviso gli elementi sopravvenuti all’ordinanza del gip cozzano con l’ipotesi investigativa», si è limitato a commentare Bochicchio, che in aula ha anche calcato la mano sul profilo del «ragazzo biondino alto circa un metro e settanta» descritto da alcuni giovani del gruppo di Fabriano. Indicazioni, queste arrivate dagli amici di Cumani, che la difesa ha evidenziato non possono portare ad Amri ma neanche agli altri giovani indagati per la rissa scoppiata davanti a Matematica e sfociata nel ferimento di Cumani e di suo fratello.
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