Umbria

Omicidio Cumani, al 100Dieci stop a serate. Risoluzione anticipata della convenzione


di Gabriele Beccari

Dopo il tragico omicidio di Hekuran Cumani, il 23enne di Fabriano ucciso nella notte tra venerdì e sabato davanti al Dipartimento di Matematica dell’Università di Perugia, il locale 100dieci Café ha annunciato la sospensione dei suoi eventi notturni. La decisione è stata comunicata attraverso i canali social del locale, che ha espresso profondo cordoglio per la tragedia e vicinanza alla famiglia e alla comunità studentesca.

Stop alle serate «In queste giornate così difficili – si legge nella nota – sentiamo il dovere di fermarci, perché il dolore non è qualcosa da superare in fretta, ma qualcosa davanti a cui sostare con dignità e silenzio». Il locale, punto di riferimento della vita universitaria perugina, continuerà a restare aperto durante il giorno, ma ha scelto di interrompere ogni attività serale per rispetto del lutto collettivo.

OMICIDIO CUMANI, INDAGINE A UN PUNTO DI SVOLTA

Leonelli Intanto l’amministratore unico di Adisu Umbria, Giacomo Leonelli, martedì a margine dell’inaugurazione del nuovo studentato di Montebello aveva parlato con Umbria24 delle criticità legate alla gestione del locale durante gli eventi notturni. Di proprietà dell’agenzia, il locale era stato dato in concessione a un privato nel 2021 con scadenza nel 2028. Leonelli ha spiegato che già da tempo era in corso un confronto con il gestore per risolvere alcune problematiche legate alla natura di pubblico spettacolo dell’attività: «È un locale – ha detto l’amministratore unico – che va gestito in maniera matura rispetto a quelli che sono gli altri locali del centro storico».

NUOVO STUDENTATO NELL’EX HOTEL TIRRENUS

Risoluzione Tra Adisu e gestore poi già da ben prima dell’omicidio si sta discutendo la risoluzione del contratto: «Siamo in una fase molto avanzata – risponde sul punto Leonelli – per la risoluzione anticipata della convenzione, un percorso avviato prima ancora del tragico fatto». Le parole di Leonelli lasciano quindi intendere che l’Agenzia potrebbe rivedere le modalità di gestione del locale di via Pascoli, alla luce delle tensioni e delle criticità emerse nel tempo, ma anche nel segno di una maggiore attenzione alla sicurezza e al rispetto del contesto universitario.

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