oltre mille matricole, è caccia alle aule
ANCONA Senza il test d’ingresso, abolito da quest’anno, sono aumentati del 37% gli iscritti alla Facoltà di Medicina della Politecnica delle Marche. Venerdì scadevano i termini per perfezionare l’iscrizione ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria. Al momento della chiusura delle iscrizioni le matricole sono risultate 1.068, contro i 777 candidati al test d’ingresso del 2024. Test d’ingresso che adesso non c’è più e questo evidentemente ha incoraggiato un maggior numero di neodiplomati a tentare l’avventura di frequentare un corso di laurea complesso e impegnativo come quello di Medicina.
Il rischio
Un rischio, per certi versi. Perché se è stato abolito il test d’ingresso, il numero chiuso esiste ancora. Però scatterà soltanto a partire dal secondo semestre. La nuova modalità di accesso alla facoltà di Medicina prevede infatti la sostituzione del test con un semestre-filtro aperto a tutti, al termine del quale gli iscritti dovranno sostenere obbligatoriamente tre esami (le date sono quelle del 20 novembre e del 10 dicembre 2025) su materie fondamentali come Chimica, Fisica e Biologia. L’esito determinerà una graduatoria nazionale che stabilirà chi potrà proseguire gli studi e chi no. In pratica, mentre prima chi superava il test era certo di poter frequentare il corso di laurea per tutta la sua durata, ora gli iscritti al primo anno rischiano di ritrovarsi fuori dopo sei mesi, tanto che al momento dell’iscrizione le matricole hanno dovuto indicare anche un corso di laurea alternativo, chiamato corso affine, nel quale potranno proseguire gli studi se non dovessero superare il semestre-filtro di Medicina. All’Univpm i corsi affini sono Scienze biologiche, Infermieristica, Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro. Quanto ai posti disponibili dopo il semestre-filtro, sono 364 per Medicina e 25 per Odontoiatria. Quelli disponibili dopo il test d’ingresso del 2024 erano invece 330. Questo significa che fino a novembre l’Ateneo anconetano dovrà gestire 738 studenti in più rispetto allo scorso anno accademico, con tutte le difficoltà del caso, soprattutto in termini di spazi.
Le difficoltà
Eppure, a differenza di grandi università come Bologna o Padova, che hanno optato per lezioni interamente online, l’Univpm ha deciso di garantire per quanto possibile lezioni dal vivo. «Restiamo convinti che la didattica in presenza sia quella più efficace – afferma il preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Mauro Silvestrini – per questo, anche a fronte di enormi sacrifici, abbiamo voluto renderla disponibile per un migliaio di matricole». Lo si farà attraverso il sistema delle aule specchio: in una ci sarà il professore, mentre nelle altre, contigue e videocollegate, dei tutor pronti a rispondere ad eventuali domande. Sarà inoltre possibile effettuare esercitazioni pratiche e simulazioni. A scegliere se seguire le lezioni online o in presenza saranno gli stessi studenti. Se tutti opteranno per la seconda alternativa verranno fatte delle rotazioni. «Ma potrebbe esserci chi decide di assistere alle lezioni interamente da computer – dice Silvestrini -, soprattutto studenti di altre regioni che non se la sentono di prendere una casa in affitto per poi magari doverla lasciare dopo appena tre mesi».