Abruzzo

oltre 4,4 milioni di chilometri ai privati”, protestano i sindacati


Allarme dei sindacati per la nuova decisione di Tua S.p.A., che ha annunciato l’affidamento di 4.450.575 chilometri/bus a operatori privati, segnando un ulteriore passo verso l’esternalizzazione del trasporto pubblico locale. A denunciarlo sono le segreterie regionali di Filt‑Cgil, Fit‑Cisl, Uiltrasporti e Faisa‑Cisal, che parlano apertamente di «una privatizzazione mascherata» e chiedono un’audizione urgente alla II Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture Trasporti” del Consiglio regionale d’Abruzzo.

«Tua è nata per garantire mobilità, continuità territoriale e tariffe accessibili — sottolinea Aurelio Di Eugenio (Filt‑Cgil) — ma le attuali scelte aziendali vanno nella direzione opposta. Esternalizzazioni e tagli mettono a rischio l’universalità del servizio».

A preoccupare le sigle sindacali è anche la soppressione di numerose corse su gomma, soprattutto nei territori costieri, da Giulianova a Silvi, da Lanciano a Pescara. «Vengono tagliate corse fondamentali per studenti, pendolari e lavoratori — spiega Andrea Mascitti (Fit‑Cisl) — con la scusa che esistono treni nelle stesse tratte, ma i servizi non sono equivalenti. Il trasporto su gomma assicura fermate intermedie e connessioni dirette con scuole, ospedali e zone industriali, che il treno non copre».

Secondo Vincenzo Marcotullio (Uiltrasporti), «questa gestione contraddittoria, che prevede più subaffidamenti e meno servizio diretto, svuota la funzione pubblica di Tua e indebolisce il diritto alla mobilità, soprattutto nei centri meno serviti».

Le preoccupazioni investono anche il piano organizzativo: «Si sta svuotando anche l’ambito delle figure gestionali delle residenze esterne — denuncia Luciano Lizzi (Faisa‑Cisal) — e si aprono spazi a disservizi e concorrenza sleale. Inoltre, manca un controllo puntuale sui capitolati tecnici dei subaffidamenti».

I sindacati ribadiscono la necessità di invertire la rotta. «Difendere Tua — concludono — significa difendere il diritto alla mobilità dei cittadini abruzzesi e il valore del servizio pubblico. Non possiamo accettare scelte che impoveriscono il territorio e aumentano le disuguaglianze».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »