Economia

Oltre 148 tonnellate di alimenti e bevande donati dal vending al Banco Alimentare


Dopo l’accordo antisprechi stretto nel 2022 tra Confida (associazione italiana distribuzione automatica) e Fondazione Banco Alimentare Ets, cresce a tripla cifra la quantità dei beni alimentari recuperati prima della scadenza e distribuiti alle persone in difficoltà. Dopo che nel 2023, primo anno in cui l’accordo è entrato in piena operatività, erano state raccolte 74 tonnellate di alimenti e bevande, nel 2024 il quantitativo è raddoppiato raggiungendo le 148 tonnellate. Un risultato che è stato raggiunto grazie alla gestione operativa e al coordinamento di questo progetto da parte delle 11 delegazioni territoriali di Confida, a cui partecipano le società di gestione della distribuzione automatica iscritte all’associazione che hanno collaborato con i 21 banchi alimentari regionali, che a loro volta si occupano della ridistribuzione a persone e famiglie in difficoltà sui territori locali.

“La nostra associazione continuerà il percorso intrapreso perché, in quanto attori del comparto food&beverage, siamo molto attenti al tema della lotta agli sprechi alimentari e i risultati raggiunti quest’anno ci rendono veramente orgogliosi”, dichiara Massimo Trapletti, presidente di Confida, “grazie a questo progetto virtuoso, il settore della distribuzione automatica conferma il proprio ruolo attivo nella promozione della solidarietà e nella riduzione degli sprechi. Vogliamo continuare a impegnarci con la promessa di percorrere questa strada anche nei prossimi anni e la speranza di aiutare sempre più persone”.

Tra le regioni che hanno donato maggiori quantitativi di prodotti alimentari e bevande, al primo posto troviamo il Piemonte, con oltre 36 tonnellate, seguito dalla Lombardia (quasi 35 tonnellate), dall’Emilia-Romagna (con oltre 28 tonnellate) e dalla Toscana (23 tonnellate). Il Banco Alimentare dal 1989 recupera le eccedenze della filiera agroalimentare per ridistribuirle a oltre 7.600 organizzazioni che offrono aiuti a quasi 1,8 milioni di persone in difficoltà. Grazie all’impegno e alla dedizione delle persone di Confida, commenta Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Ets, “abbiamo reso la filiera dei distributori automatici più sostenibile e di accresciuta utilità sociale. Riuscire a raddoppiare le donazioni di alimenti e quindi dimezzare gli sprechi in soli due anni, è la rappresentazione concreta del potenziale di questa iniziativa e della possibilità di trasformare cibo buono, da scarto in risorsa preziosa per tante persone in difficoltà in Italia”.

La maggior parte dei prodotti raccolti è rappresentata da acqua e bevande, alimenti sia freschi sia secchi, panini e affini, prodotti da forno, merendine e snack. Grazie al monitoraggio costante dei gestori che ritirano i prodotti dai distributori automatici con anticipo rispetto alla data di scadenza, unita alla velocità del Banco Alimentare nella distribuzione degli stessi alle organizzazioni partner territoriali, si è arrivati a un’ottima percentuale di recupero anche di prodotti freschi come frutta e verdura, piatti pronti, prodotti a base di formaggio, merende da frigo e tramezzini.


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