Oltre 100 ong denunciano ‘carestia di massa’in atto a Gaza
agenzia
Sofferenza coinvolge anche operatori umanitari
GERUSALEMME, 23 LUG – Oltre 100 organizzazioni
umanitarie hanno denunciato che una “carestia di massa” si sta
diffondendo nella Striscia di Gaza e che anche i loro operatori
stanno soffrendo gravemente a causa della carenza di cibo.
In una dichiarazione, i 111 firmatari, tra cui Medici Senza
Frontiere (Msf), Save the Children e Oxfam, hanno avvertito che
“i nostri colleghi e coloro che assistiamo stanno morendo”.
“Mentre l’assedio del governo israeliano affama la popolazione
di Gaza, gli operatori umanitari si uniscono alle stesse file
per il cibo, rischiando di essere colpiti solo per sfamare le
loro famiglie”, si legge nella dichiarazione.
Le ong chiedono un cessate il fuoco “immediato e negoziato”,
l’apertura di tutti i valichi di frontiera e il libero flusso di
aiuti attraverso i meccanismi guidati dalle Nazioni Unite. Ieri
le Nazioni Unite hanno affermato che le forze israeliane hanno
ucciso più di 1.000 palestinesi che cercavano di ottenere aiuti
alimentari da quando la Fondazione Umanitaria per Gaza,
sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha iniziato le operazioni a
fine maggio, mettendo di fatto da parte l’attuale sistema
guidato dalle Nazioni Unite. Israele afferma che gli aiuti
umanitari sono autorizzati a entrare a Gaza e accusa Hamas di
sfruttare le sofferenze dei civili, anche rubando cibo per
venderlo a prezzi gonfiati o sparando a chi è in attesa di
aiuti.
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