Ambiente

Olio aromatico prende distanza da aromatizzati e sposa cultivar pugliese coratina – In breve

 – Una varietà olivicola tipicamente pugliese, la coratina, sposa la curcuma e il cardamomo portando lungo la via delle spezie i simboli della cucina e arte dolciaria italiana, dalla pizza al panettone. Succede col progetto, presentato a Roma, del frantoio pugliese Muraglia insieme allo chef Francesco Apreda del ristorante stellato Idylio by Apreda, che intende rivoluzionare il mondo degli aromatici. Contrariamente ad alcuni oli aromatizzati da infusione o miscelazione, per questa nuova produzione, frutto di un lavoro di ricerca lungo 24 mesi, le spezie vengono frante e unite alle olive. Debuttano così due oli monovarietali, realizzati con varietà coratina, famosa per la sua “arroganza varietale'” – come piace definirla a Savino Muraglia, patron dell’omonimo frantoio – che le permette di supportare al meglio lo sprint delle spezie.

    “Per la prima volta, contaminiamo il nostro olio, la coratina che è un grande sostenitore del gusto nel tempo, con ingredienti tipici di altre culture gastronomiche in un lavoro condiviso con una delle voci più autorevoli della cucina italiana contemporanea, Francesco Apreda. Ne è nato un cofanetto con reinterpretazioni dell’olio al peperoncino e un blend di spezie indiane che esplorano nuovi territori sensoriali e che portano nel mondo degli oli aromatici un livello di complessità e precisione inediti”, racconta Savino Muraglia.

    Gli Aromatici by Apreda sono oli versatili sia per le cucine dei ristoranti che in quelle di casa: utilizzabili sia a crudo che in cottura e utili anche per marinature, insalate, pesce al vapore o salse a base di yogurt.  “Questi abbinamenti sono stati studiati per trasformare anche il piatto più semplice in qualcosa di unico, portando nel quotidiano la raffinatezza di un gesto di alta cucina”, sottolinea lo chef Francesco Apreda spiegando che “l’innovazione sta nel superare l’idea di un semplice condimento, portando a tavola un rituale liquido che unisce arte olearia, contaminazione culturale e design per delineare una nuova frontiera per l’utilizzo a tutto tondo delle spezie. Anche sulle orecchiette o le polpette al ragù” 
   

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