Friuli Venezia Giulia

Old London Pub, dove il Whisky è un sorso di cultura

24.03.2025 – 07.38 – La nobile intensa carezza del palato, a patto sia dosata e di qualità. Insomma, raffinata. Pensi al whisky e una volta accantonata l’immagine della sbornia da “Saloon” del West, ecco apparire un mondo di tradizione, cultura e racconti. E a narrare la saga del Whisky a Trieste ci pensa soprattutto il teatro dell’Old London Pub, il locale di via Caprin 17, il respiro “British” incastonato nel quartiere di San Giacomo, situato solo pochi passi da Piazza Puecher. Sorto nel 1995, l’Old London Pub è una felice intuizione di Gianfranco e Sandro Sbrizzai, padre e figlio, convinti assertori di un progetto il cui ambiente rievochi trame vittoriane, con arredi in legno selezionato in Inghilterra e lavorato poi da mastri artigiani del Trevigiano.
Un “salotto” della ristorazione che compie trent’anni e alla cui guida figura ora il cinquantaquattrenne Sandro Sbrizzai, uno che dell’Inghilterra ne ha fatto un culto composito, esteso anche al calcio naturalmente, con cuore votato alla squadra del Newcastle.

Tempio del whisky dicevamo, tema che alla luce di una classifica pubblicata sulle pagine del quotidiano “la Repubblica”, consacra l’Old London Pub di Trieste nel novero dei migliori 10 Whisky Bar in Italia. Oltre 300 le etichette esposte, per buona parte provenienti dal pregio della Scozia e dal resto del Regno Unito ma con recenti “aperture” dedicate ai prodotti del Giappone e alle sperimentazioni in Israele.
Le serate tematiche non potevano mancare. Il lunedì e il sabato sono infatti le giornate dedicate alle degustazioni, dove Sir Sandro sale a modo suo in cattedra per aprire capitoli su sentori, profumi e abbinamenti: “Non le reputo delle vere lezioni – spiega l’anima dell’Old London Pub – ma un modo per stare assieme, interagendo sulla cultura del whisky, sui modi per conoscerlo, apprezzarlo a fondo nella storia e nella qualità. Viviamo queste serate affrontando 4 tipi di whisky con una quindicina al massimo di persone e per una oretta circa. Ci sono anche diverse donne che si avvicinano. Il Whisky è il re dei distillati – aggiunge – ma va conosciuto, bisogna saper berlo e gustarlo. Anche l’ambiente fa la sua parte, un salotto, degli amici, musica in sottofondo, magari anche un buon libro”.

Nelle giuste dosi, certo. Il sovrano dei distillati regala inoltre abbinamenti culinari che non ti aspetti, con tavolozze di sapori che spaziano dalla nocciolina al salmone, passando per un pane possibilmente nero sposato con riccioli di burro e divagazioni del caso.
Non solo whisky alla ribalta del pub di via Caprin. Oltre al cibo (carne e dolci in primis) la birra non resta mai ai margini, bevanda che Sandro Sbrizzai ha esplorato anche essa sul piano dello studio, divenendo prima “Beer Sommelier” e poi “Master Hops”, certificazione che attesta la preparazione nel campo delle tipologie di Luppolo.
Torniamo al whisky. Il cugino più elegante e maturo dell’Acquavite racconta e aiuta a raccontare. Lo scrittore George Bernard Shaw ad esempio sosteneva che “Il whisky è una luce solare liquida” mentre lo statista Winston Churchill, con accenti più risibili e prosaici, dichiarava “Il segreto della longevità? Niente sport, solo sigari e whisky”. A proposito di longevità. Il 24 agosto di quest’anno l’Old London Pub festeggerà i 30 anni di vita. Sir Sandro sta già ideando i temi per la festa popolare. Chissà se ci saranno le cornamuse? Forse no. Un sorso di whisky comunque aiuterà a immaginarle. Of course.

[f.c]




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