Friuli Venezia Giulia

OGS, Cosimo Solidoro presidente della Commissione Oceanografica Italiana. ‘Governance dell’Italia sul mare’

21.06.2025 – 10.00 – Per la prima volta nella sua storia l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS di Trieste piazza un suo rappresentante a capo della Commissione Oceanografica Italiana (COI): il nuovo presidente sarà infatti l’oceanografo Cosimo Solidoro che resterà in carica fino al 2029. La COI è un grande ente di coordinamento nazionale di tutte le attività italiane presso la Intergovernmental Oceanographic Commission (IOC) dell’UNESCO col compito di rappresentare l’Italia in ambito marino. Si realizza qui quell’auspicato collegamento tra ministeri italiani che si occupano del mare e di enti scientifici. L’elezione di Cosimo Solidoro è importante, perché un implicito riconoscimento dell’importanza dell’OGS di Trieste. L’elezione per altro si svolge in una fase cruciale del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile (2021–2030), promosso dalle Nazioni Unite, che invita tutti gli Stati membri a valorizzare la scienza oceanica per affrontare le grandi sfide contemporanee: cambiamento climatico, perdita di biodiversità, gestione sostenibile delle risorse, transizione ecologica e riduzione delle diseguaglianze sociali. Tra gli obiettivi principali del nuovo mandato figurano il potenziamento dell’integrazione tra scienza, innovazione e politiche pubbliche, oltre alla partecipazione attiva dell’Italia ai programmi dell’IOC-UNESCO.

“È un onore e una responsabilità assumere la guida della COI in una fase cruciale per la salute degli oceani e per il ruolo dell’Italia nella governance del mare. Lavoreremo per rafforzare la cooperazione tra istituzioni scientifiche e politiche, e contribuire attivamente agli obiettivi del Decennio del Mare dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile”, ha dichiarato Cosimo Solidoro.

La COI funge da organismo nazionale per il coordinamento delle attività italiane nella Commissione Oceanografica Intergovernativa (IOC) dell’UNESCO, rappresentando il paese nel contesto internazionale della cooperazione marina. Questo costituisce l’unica struttura in Italia che riunisce delegati di tutti gli enti scientifici e ministeriali operanti nel settore marittimo, offrendo un riferimento centrale per l’armonizzazione delle iniziative scientifiche, politiche e istituzionali connesse all’oceano. Ne sono membri i principali enti di ricerca marina italiani – CNR, ENEA, INGV, ISPRA, OGS, SZN, CMCC, il consorzio interuniversitario CoNISMa, l’Istituto Idrografico della Marina (IIM) e il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) – mentre partecipano alle sessioni anche delegati dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dei ministeri competenti, inclusi il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF), il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), il Ministero della Difesa e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).




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