Liguria

Oggi è il “Vieira Day” al Genoa: il profilo del sostituto di Gilardino


Genova. Oggi è il “Vieira Day”: Patrick Vieira sta per diventare il nuovo allenatore del Genoa. Tutto è stato particolarmente improvviso e veloce. Manca solo l’ufficialità, pronta ad arrivare questa mattina dopo che il tecnico francese avrà firmato il suo contratto in rossoblù a Villa Rostan. Secondo Sky Sport, si tratterebbe di un accordo biennale con opzione per il terzo anno, ma anche con la presenza di una clausola che eventualmente permetterebbe ad entrambe le parti di separarsi al termine di questa stagione.

Ma qual è il profilo del sostituto di Alberto Gilardino, oltre quello di uno dei centrocampisti più forti e titolati della storia del calcio?

Le tappe da allenatore 

Vieira inizia il suo percorso  da tecnico nel 2013. Parte al Manchester City, allenando nelle giovanili e diventando ambasciatore del club nel Regno Unito.

Rimane con i citizen fino al 2015, poi si sposta in America alla guida del New York City, ovvero la squadra statunitense del City Group per tre anni, in cui raggiunge i playoff per due volte. Viene poi ingaggiato dal Nizza: un settimo posto, una qualificazione in Europa League al quinto posto prima di essere esonerato nel dicembre del 2020 dopo cinque sconfitte di fila in campionato.

Il Crystal Palace, poi, la sua prossima tappa. Al primo anno la squadra si posiziona al dodicesimo posto, per poi essere esonerato a marzo dell’anno successivo dopo non aver vinto una gara di campionato nei primi tre mesi e mezzo del 2023.

Infine l’ultima esperienza è quella annuale allo Strasburgo: contratto risolto lo scorso 18 luglio dopo una stagione chiusa al tredicesimo posto e arrivando ai quarti di Coppa di Francia.

Stile di gioco

Il tecnico francese predilige la difesa a 4, variando tra sistemi come il 4-3-3, 4-1-4-1, 4-2-3-1. Ma ha utilizzato anche il 3-4-3, quindi usando una linea difensiva a tre. Nella sua esperienza al Crystal Palace, per esempio, Vieira puntava molto sul dominio del gioco per andare a creare situazioni offensive di spinta. Il suo Nizza, infatti, era al quarto posto tra le squadre per possesso palla.

Ma poi il suo stile di gioco ha visto un cambio di rotta: ha abbassato le linee, lasciando più il pallino agli avversari per sfruttare transazioni e verticalizzazioni rapide in ripartenza.

Non è semplice, tuttavia, fare una previsione di come farà giocare il Genoa. La squadra rossoblù ha giocato per tanto tempo con il 3-5-2, un dogma per Gilardino, passando poi al 4-4-2.

Rapporto con Balotelli

Vieira ha sia giocato insieme a Balotelli (con Inter e City) sia allenato al Nizza il centravanti rossoblù. Stanno circolando con insistenza in queste ore delle dichiarazioni di pochi mesi fa di “Balo”: “Il problema era che il modo di giocare di Vieira non mi andava bene. Mi trovavo bene con lui, ma sportivamente non ero d’accordo. Se non avessi avuto questi problemi con lui, non avrei mai lasciato il Nizza. Ero davvero felice lì”.

Il tecnico francese, dal canto suo, ha detto al ‘Daily Mail’: “La sua mentalità non si addice ad uno sport collettivo come il calcio. Al Nizza volevo costruire una certa filosofia, basata sulla compattezza e l’etica del lavoro. E’ stato davvero complicato per me lavorare con un giocatore come lui. La situazione era diventata ingestibile per entrambi, per questo abbiamo deciso di separarci”.

Balotelli è stato scelto fondamentalmente per la forte volontà di Gilardino che ha spinto molto per lui nella lunga trattativa degli scorsi mesi. Bisognerà, quindi, capire quale sarà il nuovo approccio tra i due in rossoblù. Si ricorda la presenza di una clausola nel contratto dell’attaccante, nella quale è presente la possibilità di risolvere anticipatamente il contratto entro dicembre. Questo solo a titolo informativo, poi sarà il primo periodo di lavoro di Vieira a Villa Rostan a far capire l’importanza di Super Mario nel progetto tecnico.

Situazione attuale con clima e squadra

Gilardino era diventato sempre più una guida forte all’interno della squadra: con la maggior parte dei giocatori conosciuti sin dal suo arrivo in Prima Squadra in sostituzione di Blessin. Ora Badejl e compagni dovranno conoscere al meglio il loro nuovo tecnico, che torna in Seria A dopo i passati da calciatore con Milan, Juventus e Inter.

Vieira dovrà essere bravo ad entrare nel cuore del gruppo, capirne i punti di forza e trovare le soluzioni per le debolezze. Insomma, fare il proprio lavoro con grande cura dei particolari. Ma la situazione di spaesamento vale anche per la piazza. Il tecnico biellese, nonostante alcune prestazioni non brillanti, era una “certezza comunicativa” per i sostenitori rossoblù: parole chiare, talvolta forti, con l’obiettivo di creare un tutt’uno tra squadra e tifosi.

Contesto difficile, quindi, per il neo allenatore che deve avere il primo obiettivo della salvezza della squadra: poi instaurare un buon rapporto con la gente che, soprattutto a Genova, fa la differenza.




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