Emilia Romagna

Occupazione Minghetti e studenti denunciati, parla il preside: “Una minoranza anti-democratica”


“Una distorsione mediatica”, un “travisamento dei fatti”. Dopo giorni di polemica e di rivendicazioni da parte degli studenti e delle studentesse del Collettivo Minghetti, a intervenire è Roberto Gallingani, il dirigente scolastico del liceo bolognese che nei giorni scorsi è diventato un caso dopo l’occupazione.

Registrati alla nuova sezione Dossier BolognaToday

Ad aver innescato lo scontro tra studenti e docenti è stata infatti la scelta di Gallingani di sporgere denuncia per interruzioni di pubblico servizio a carico di cinque ragazzi che hanno partecipato alla mobilitazione indetta contro il piano di riarmo dell’Unione Europea. È stato poi il collegio docenti a gettare benzina sul fuoco, decidendo di sospendere e mettere il sei in condotta a una dozzina di iscritti del Minghetti.

Un attacco al dissenso, ha rivendicato il Collettivo Minghetti, che nelle scorse ore ha rivolto un appello a tutta la città con una raccolta firme per chiedere lo stop ai provvedimenti. Gallingani invece esclude che si voglia “impedire la libera espressione del proprio pensiero, anche divergente, anzi: questa è una scuola che sviluppa l’esercizio del senso critico”, ha detto in un’intervista a èTv.

“Il punto – prosegue il preside – è il metodo che loro hanno usato, profondamente anti-democratico”. Per Gallingani infatti si è trattata “di una minoranza esigua di studenti che ha tentato di imporre alla stragrande maggioranza un loro punto di vista con un atto quasi di violenza” contro “il diritto allo studio che è previsto costituzione” perché l’occupazione ha portato alla sospensione delle attività didattiche.

Gallingani ha annunciato che un nuovo collegio docenti “si riunirà lunedì prossimo” per “elaborare degli interventi rivolti a tutta la comunità scolastica che in questo momento va ricompattata”. Non è chiaro se le sanzioni verranno confermate o meno, ma il preside rileva il bisogno di “riflettere insieme con molta pacatezza ascoltando gli uni le ragioni degli altri per ripristinare quel dialogo educativo alla base di ogni educazione che in questa scuola non è mai mancato”, conclude.

Iscriviti al canale Whatsapp di BolognaToday


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »