Umbria

Occorre creare qualcosa di solido


Il fischio finale del direttore di gara decreta la conclusione non solo dell’ultima partita, ma anche di una delle stagioni in assoluto più sofferte di tutta la storia recente del Grifo.

Dall’incubo retrocessione si è passati alla speranza playoff, che si è interrotta bruscamente dopo l’infausta trasferta di Campobasso. L’ultima tappa è stato il 3-0 inflitto al Pontedera, che però non manderà subito in vacanza la squadra: gli allenamenti, a partite da mercoledì pomeriggio, proseguiranno almeno fino a metà del prossimo mese.

Vincenzo Cangelosi parte con l’affrontare l’argomento futuro: “Sicuramente mi sono fatto un’idea. Abbiamo già iniziato un certo tipo di discorso con il direttore e dobbiamo alzare il livello creando qualcosa di solido”.

Si passa ad analizzare la partita: “Abbiamo creato molte situazioni muovendoci bene. Il rammarico c’è perché si può sempre migliorare. Il discorso del punto è relativo perché magari vincevamo a Campobasso e loro venivano qua con una squadra totalmente diversa, quindi sarebbe stata più dura”.

Chiare le motivazioni per le quali non si è riusciti a centrare gli spareggi: “Si è tentato di contenere i costi e ci sono state delle difficoltà. Poi il cambio di società e di allenatori. Insomma sono successe cose che non hanno fatto bene alla squadra. Non si può pensare di fare subito bene in queste situazioni. Saremo più solidi grazie al presidente Faroni, il nostro compito sarà quello di sbagliare meno possibile”.

I tifosi hanno chiamato la squadra a fine gara: “Cosa ci siamo detti resta tra noi. Li ringrazio per quanto hanno fatto da quando sono arrivato. Sono stati molto pazienti. So già che il prossimo anno questa pazienza non ci sarà. Spero di vedere lo stadio pieno perché vorrá dire che stiamo facendo bene”.

La programmazione avrà un vantaggio non da poco: “Il tempo non ci mancherà. Poi c’è il mercato ma non è mai semplice. Cercheremo di prendere i giocatori compatibilmente con esso. Abbiamo inquadrato i nostri obbiettivi e cercheremo di centrali prima di partire per il ritiro”.

E a chiudere: “Cosa mi lascia in eredità questa stagione? Tutte lasciano qualcosa. Ho conosciuto l’ambiente e ho capito quanto i tifosi seguono questa squadra. Poi c’è da imparare e conoscere meglio il girone. Bisogna migliorarsi sempre”.

Un secondo affidabile

Oggi è stato il turno di Marco Albertoni che non ha tradito le attese: “Quando ho saputo che avrei giocato? Ad inizio settimana. Sono qui per questo e ho sempre dato il massimo”.

Evidente è il rammarico per come si è sviluppata la stagione: “Ci eravamo predisposti di puntare ai playoff. Per come si era messa la stagione era una corsa a tre o a quattro. Potevamo provare a far qualcosa di più fuori casa”.

A fine gara i tifosi della nord hanno chiamato a rapporto la squadra: “Ci tenevano ad andare ai playoff come del resto anche noi. Capiamo le loro delusioni anche se siamo i primi ad essere rammaricati”. 


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