Obesità grave, “Cosa ne è dei pazienti dopo l’intervento di riduzione gastrica?”. La proposta di Gallo (Pd) – Torino Oggi
I pazienti affetti da obesità grave sottoposti a intervento di chirurgia bariatrica, siano seguiti nel loro difficile iter di reinserimento sociale e nel trattamento clinico e psicologico del ritorno alla vita quotidiana, finalizzato soprattutto al mantenimento del risultato post operatorio.
E’ questo quanto si propone di ottenere il presidente del gruppo Pd in consiglio regionale del Piemonte Raffaele Gallo con la proposta di legge “Istituzione del Servizio plurispecialistico di presa in carico del paziente bariatrico”.
“La chirurgia bariatrica si conferma la terapia più efficace per la cura dell’obesità grave. Tuttavia, solo 1 paziente su 1.000 riesce ad accedere all’intervento negli attuali 133 centri specializzati presenti sul territorio italiano. (Fonte Sicob – Società italiana di chirurgia dell’Obesità e delle Malattie Metaboliche ). Quello dei pazienti bariatrici è un tema sottovalutato che merita dignità e attenzione. Nonostante nell’ultimo decennio si siano toccati i trentamila interventi annui, l’effettivo bisogno è stimato intorno ai 3 milioni. Con gravi ripercussioni sui pazienti – dichiara il primo firmatario della proposta di legge Raffaele Gallo.
“L’obiettivo della mia proposta – aggiunge – è quello di sollevare attenzione sul tema e disporre la presa in carico a lungo termine del paziente bariatrico, in considerazione della crescente incidenza dei casi e della necessità di prevenire il rischio di recidiva dell’obesità e delle patologie ad essa correlate”.
“Una consistente fetta di pazienti vive nel limbo la loro malattia e, se dapprima riesce ad accedere all’intervento chirurgico in regime di sanità pubblica, molto spesso è obbligata a rivolgersi al privato per essere monitoratai con puntualità e costanza senza dover attendere un anno tra la prima visita post operatoria e la seconda. – osserva Gallo – . E’ in questa lunga parentesi di tempo, alla quale si associano questioni di tipo economico, che il paziente corre il rischio di vanificare il risultato ottenuto chirurgicamente con il peggioramento della sua condizione clinica e relazionale”.
“Nel dettaglio, la proposta di legge si pone come obiettivo la prevenzione delle recidive; la cura delle patologie correlate all’obesità residuali dopo l’intervento chirurgico, nonché derivanti da eventuali complicanze; l’impostazione e il mantenimento di un regime alimentare corretto in relazione all’indice di massa corporea (IMC) ottenuto grazie all’intervento; il rafforzamento dell’autostima e della percezione di sé; il sostegno all’incremento dei rapporti interpersonali, nell’ottica di una migliore integrazione sociale, consentita dall’intervento bariatrico.
Presso le Aziende sanitarie regionali, di un Servizio plurispecialistico finalizzato alla presa in carico a lungo termine del paziente bariatrico, con professionalità indispensabili alla valutazione del paziente nell’ottica di un monitoraggio complessivo del suo stato di salute: uno psicologo, un dietologo e un medico chirurgo adeguatamente formati per il trattamento dei pazienti bariatrici”.
“E’ centrale e fondamentale l’istituzione di campagne di contrasto ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, di informazione e prevenzione, rivolte in particolare ai giovani, sulle problematiche legate all’obesità severa e alle sue conseguenze sulla qualità della vita e sulla salute complessiva dell’individuo – conclude il presidente Gallo – . Le scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado, sia pubbliche che private, i centri sportivi e i centri ludico ricreativi frequentati da minori dovranno essere sensibilizzati all’adozione di un corretto stile di vita attraverso un regime alimentare adeguato, utile al contrasto alla sedentarietà, con la promozione della pratica sportiva quale elemento essenziale per contribuire al benessere psicofisico dell’individuo”.