O vince o porta via la palla
Dopo la conferenza stampa convocata questa mattina da Manuel Nardo, la Lista Civica Io sto con Bolzano risponde con fermezza, definendo “politicamente insostenibili” le giustificazioni addotte dal consigliere comunale passato nei giorni scorsi a Forza Italia e nella maggioranza di centrodestra.
“Parliamo di politica, va benissimo” inizia la forza politica in una nota. “Ci piacerebbe capire da Nardo quali punti del programma della coalizione di centrodestra siano così diversi da quelli della nostra lista civica da giustificare un simile cambio di campo repentino. Anche perché sapeva perfettamente che, all’interno della nostra lista, avrebbe potuto votare liberamente a favore di ciò che riteneva giusto. Non c’è mai stata alcuna imposizione, né vincolo: la nostra è sempre stata una comunità di confronto e dialogo. Come Nardo sa benissimo visto il confronto che ha avuto con Angelo Gennaccaro prima delle surroghe dove ha giurato che piuttosto che cambiare casacca si sarebbe dimesso. Oggi scopriamo che, evidentemente, il tema era politico e non tecnico e queste dichiarazioni private erano solo il frutto della necessità di far approvare la sua surroga con i voti dell’opposizione per poi tradire. Il tutto senza nemmeno presentarsi in aula. Proprio quell’opposizione che oggi Nardo vede come il luogo peggiore del mondo senza alcun rispetto delle dinamiche istituzionali e democratiche di confronto tra le parti”.
La Civica Io Sto con Bolzano snocciola, poi, i dettagli. “Nardo era presente alla riunione del 29 maggio quando abbiamo preso la decisione di restare all’opposizione. Successivamente ha partecipato attivamente alla scelta di capogruppo e vicecapogruppo firmando il documento relativo. Anche in quell’occasione la lista si era già posizionata all’opposizione. Non solo, martedì 17 giugno alle 21.51 ha inviato ad Angelo Gennaccaro un messaggio di apprezzamento per il suo discorso in aula con tanto di emoji con il fuoco. Discorso che, come riscontrabile da tutti, certo non nascondeva la volontà di stare all’opposizione. Entusiasmo nero su bianco sulla chat: lo sa anche lui. Curioso come abbia perso così tante occasioni per manifestare un tanto acuto dissenso”.
La Civica Io Sto con Bolzano, in seguito, attacca apertamente la debolezza politica dell’argomentazione portata da Nardo. “L’unica motivazione emersa in cinque giorni è il desiderio di non stare all’opposizione e una generica maggiore vicinanza al centrodestra. Ci chiediamo allora perché non si sia candidato direttamente con una delle liste della coalizione del centrodestra, come Forza Italia o la stessa Lista Zanin, che ha accolto diversi imprenditori come ama sottolinearsi. Le possibilità c’erano, ma ha preferito presentarsi con noi”.
“È inaccettabile sul piano democratico – prosegue la civica – ascoltare un consigliere comunale che afferma candidamente di essersi presentato con una lista solo perché convinto che sarebbe andata in maggioranza. Questo significa zero condivisione del programma, zero ideali e zero visione per la città. Solo interesse al potere: non bellissimo. È l’arroganza di chi pretende di stare tra i vincitori per diritto naturale, a prescindere dall’esito delle urne”.
Nella replica non manca un richiamo alle basi del funzionamento istituzionale. “Quando Nardo sostiene di rappresentare un ambiente più ampio delle sue 145 preferenze, dimostra una totale confusione sul piano elettorale. Le preferenze determinano chi entra in consiglio, ma i seggi vengono assegnati in base ai voti di lista. Un principio basilare che andrebbe conosciuto prima di rivendicare rappresentanze estese in base al nulla”.
E la conclusione è affidata a una riflessione di natura valoriale: “Nardo ha fatto come quei bambini che, se non vincono, portano via il pallone. Ma in politica, come nella vita, esiste anche la capacità di accettare di non essere maggioranza, di restare in una squadra anche quando non si condivide tutto, di dimostrarsi leali, affidabili, coerenti e rispettosi. Sono questi i valori che ci rappresentano e che riteniamo fondamentali”.
Infine, un’ultima nota sul tono utilizzato da Nardo: “Oggi ha detto di voler spegnere le polemiche e invece ha convocato una conferenza stampa, cercando di vestire i panni della vittima. Ancora una volta, ha smentito con i fatti le parole che stava pronunciando. Addirittura in contemporanea”.
Etimologicamente, il traditore è colui che consegna qualcosa oltre un perimetro” (trans-dare da cui il vero romano traditor). “Nel latino tardo, i traditores erano coloro che portavano i testi sacri fuori dalla comunità cristiana per consegnarli ai persecutori. Da lì nasce il significato che conosciamo oggi: chi tradisce la fiducia. Esattamente ciò che ha fatto Nardo”.
Su una chiusa, però, c’è accordo. “Si è parlato troppo di Manuel Nardo. Ora è il momento di iniziare a lavorare veramente e di occuparsi dei temi importanti della città. Ciascuno consapevole della propria moralità e di cosa ha fatto. Auguriamo, quindi, un buon lavoro anche a lui”.
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