Nuovo Stadio di Tessera, posata prima pietra. Sarà pronto nel 2027 per calcio, concerti e rugby
Martedì mattina a Mestre si è svolta la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo stadio del Bosco dello Sport, il grande progetto urbanistico e sportivo che sorgerà a Tessera, nell’area compresa tra l’aeroporto Marco Polo e la laguna. L’evento, che segna ufficialmente l’avvio dei lavori, ha visto la partecipazione del sindaco di Venezia, del ministro per lo Sport e i Giovani, e di numerosi rappresentanti del mondo sportivo, istituzionale e militare.
Alla cerimonia hanno preso parte circa duecento invitati. Sotto un tendone allestito per riparare i presenti dalla pioggia, si sono alternati gli interventi delle autorità. Tra i partecipanti figuravano il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro, il presidente della Federazione Italiana Rugby, il presidente della Lega Basket di Serie A e il presidente del Comitato Paralimpico Veneto. Assente, per impegni istituzionali legati alla manovra finanziaria, il presidente del Senato, che ha inviato un videomessaggio di saluto.
Il sindaco Brugnaro, insieme al ministro e ai vertici delle federazioni sportive, ha compiuto il gesto simbolico della posa del primo mattone, aprendo così ufficialmente un cantiere che cambierà il volto della città metropolitana di Venezia. La posa della prima pietra rappresenta il punto di partenza di un percorso che si concluderà, secondo le previsioni, l’11 ottobre 2027, con l’inaugurazione del nuovo impianto. I lavori dureranno circa venti mesi e procederanno senza interruzioni.
Lo stadio costituirà l’elemento principale del Bosco dello Sport, un progetto che interessa complessivamente 115 ettari di terreno, di cui 85 destinati ad aree verdi, viabilità e infrastrutture di servizio. L’intero complesso comprenderà, oltre allo stadio, una grande arena per il basket e gli eventi indoor, con 10.500 posti, un centro sportivo con spazi all’aperto, uno skate park, una pista per biciclette e un’ampia dotazione di parcheggi, per un totale di 2.971 posti auto. È prevista anche la futura costruzione di una piscina olimpionica, per la quale saranno necessari ulteriori finanziamenti. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a 323 milioni di euro, finanziati in gran parte dal Comune di Venezia, con il contributo dello Stato e di fondi dedicati alle infrastrutture pubbliche.
Il nuovo stadio, progettato dallo studio Populous, avrà una capienza di 18.500 posti, omologato per ospitare incontri di calcio di Serie A, partite di rugby e grandi eventi dal vivo, come concerti e manifestazioni internazionali, per un massimo di 24.400 spettatori. L’impianto, dal valore stimato di 94 milioni di euro, sarà il primo stadio italiano costruito ex novo interamente con fondi pubblici.
Il progetto architettonico trae ispirazione dal paesaggio lagunare veneziano. Le forme sinuose della struttura ricordano il movimento dell’onda, mentre la facciata, scandita da elementi verticali regolari, creerà un effetto di leggerezza e trasparenza, permettendo di intravedere il catino anche dall’esterno. L’impianto è concepito come un “padiglione nel giardino”, in dialogo con la natura e con il contesto ambientale del Bosco dello Sport.
La cavea dello stadio si svilupperà su tre lati – sud, est e nord – con una configurazione compatta e monumentale che avvicinerà i tifosi al campo da gioco, per amplificare l’esperienza sportiva. La tribuna ovest sarà dedicata all’ospitalità VIP, con spazi e servizi in linea con i più moderni standard europei. Intorno al catino è prevista una galleria coperta a 360 gradi che offrirà servizi per il pubblico e un’ampia visuale sul paesaggio circostante. Il podio a mezzaluna che avvolge la struttura principale ospiterà ingressi, parcheggi e aree tecniche.
La capienza non consentirà di ospitare partite degli Europei del 2032, ma l’impianto rispetterà gli standard UEFA e potrà accogliere incontri internazionali giovanili fino alla categoria Under 21. Il Venezia FC ha già manifestato interesse per la gestione dello stadio, che sarà aperto anche a squadre e discipline sportive provenienti da tutto il Nordest, con l’obiettivo dichiarato di fare di Venezia, Treviso e Padova un unico polo metropolitano dello sport.
Il cantiere del Bosco dello Sport è attualmente uno dei più estesi d’Italia nel settore delle infrastrutture sportive. Secondo i dati forniti dal Comune, l’arena per il basket ha già raggiunto il 57 per cento di avanzamento lavori, mentre la rete interna di strade e parcheggi è completata al 70 per cento. In mezzo ai 75 ettari di verde previsti, verranno piantati oltre centomila alberi, rendendo l’area una delle più ampie zone verdi di nuova realizzazione della città metropolitana.
La viabilità dell’intera zona sarà completamente ridisegnata. Sono previsti quasi sette chilometri di nuove strade, otto rotatorie e un ponte che scavalcherà la bretella autostradale, il cui varo è programmato per il 22 novembre. L’accesso principale al Bosco dello Sport avverrà dalla rotatoria dell’aeroporto e da un nuovo svincolo sulla bretella.
Il tema della mobilità rappresenta uno degli aspetti più delicati del progetto. I parcheggi disponibili non saranno sufficienti per accogliere tutti gli spettatori, qualora questi si spostassero in auto. Per questo, l’amministrazione comunale ha annunciato un piano di potenziamento del trasporto pubblico e della rete ciclabile, così da favorire modalità di accesso sostenibili. Resta aperta la questione della fermata ferroviaria “Stadio”, da realizzare lungo la linea che collega Mestre all’aeroporto. Il sindaco ha ribadito la necessità di completarla, stimando un investimento di circa venti milioni di euro, e ha chiesto il sostegno del Ministero delle Infrastrutture, con l’appoggio del ministro per lo Sport, che ha confermato l’impegno del governo nel promuovere una soluzione sostenibile.
Nel corso della cerimonia, il sindaco ha ricordato il lungo percorso amministrativo e tecnico che ha portato alla nascita del Bosco dello Sport, definendolo uno dei progetti più significativi dei suoi dieci anni di mandato. Ha ringraziato le istituzioni, i progettisti e le maestranze, sottolineando il valore educativo e sociale dello sport come strumento di crescita e coesione. Il ministro per lo Sport ha a sua volta evidenziato come il nuovo impianto rappresenti un modello di rigenerazione urbana e di corretta gestione delle risorse pubbliche, unendo la visione del Comune, della Regione e del governo nazionale.
Il dirigente dell’area Lavori Pubblici ha ripercorso le tappe che, dal 2021, hanno portato alla realizzazione del progetto, ricordando le figure professionali che vi hanno contribuito, tra cui l’ex capo dell’ufficio legale del Comune, scomparso nel 2024.
Il Bosco dello Sport, nelle intenzioni dell’amministrazione, non sarà soltanto un complesso di impianti sportivi, ma un nuovo spazio di aggregazione metropolitana. L’obiettivo è creare una struttura al servizio dell’intera area del Nordest, in grado di ospitare eventi sportivi, culturali e di spettacolo di rilievo nazionale e internazionale.
Il progetto si inserisce in una più ampia visione di riqualificazione urbana e ambientale, che prevede anche interventi sullo stadio Penzo, dove le tribune provvisorie saranno rimosse per lasciare spazio a una pista di atletica e a nuove aree residenziali nell’ex deposito Actv.
Il nuovo stadio di Tessera, con la sua architettura ispirata al paesaggio veneziano, vuole diventare un simbolo di rinascita e modernità per il territorio. Dopo decenni di dibattiti e progetti mai realizzati, la posa della prima pietra segna un passaggio concreto e irreversibile verso la costruzione di una delle principali infrastrutture sportive del Paese.
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