Marche

nuovo brand, ma la produzione rimane qui


CAMERANO – Non utilizzerà più il suo marchio ma l’attività prosegue, seppure con un nuovo proprietario. Chiude la storica Camiceria Smeralda a Camerano, nata nel 1983 quando una sessantina di coraggiose dipendenti decisero a loro volta di acquisire l’altrettanto storico marchio “Imperia” per continuare un’attività, quella della produzione di camicie, che affonda la sua storia ai primi anni del ‘900.

La svendita

Sabato il via alla grande svendita nello spaccio aziendale, che in seguito verrà chiuso facendo calare il sipario sul marchio “Smeralda” per continuare la produzione nello stesso posto e con lo stesso numero di addette, ad oggi 46, ma con prospettive di futuri ancora più grandi, come si evince da quando apparso sulla pagina Facebook del brand. In pratica, la Camiceria Smeralda è stata acquistata da una grossa azienda di abbigliamento che esporta camicie da uomo in tutto il mondo – i rumors parlano della Canali con una sede a Filottrano, anche se ancora non c’è l’ufficialità.

Le rassicurazioni

Una soluzione che è un segnale importante per tutte le maestranze che nei mesi precedenti avevano paventato timori sul mantenimento dell’occupazione e su un possibile trasferimento geografico della produzione. Così non sarà, in quanto la produzione rimarrà sempre a Camerano. In ogni caso, la scomparsa del marchio “Smeralda”, e prima di quello “Imperia”, fa evocare una storia molto interessante di emancipazione femminile – in tempi in cui questo termine non era certo di moda. Ricordiamo, infatti, che la camiceria Imperia ha segnato la vita economica e sociale di Camerano per tutto il secolo scorso. Una storia d’eccellenza imprenditoriale nata agli inizi del ‘900. Di donne che avevano reso celebre Camerano ben oltre i confini regionali, attraverso il confezionamento di busti, berretti e camicie. Nacque, l’Imperia, negli anni ’20 del secolo scorso, su iniziativa di numerose donne del paese, che diedero vita ad un ambizioso progetto aziendale. La sede era situata al numero 20 dell’allora piazza Vittorio Emanuele (oggi P.zza Roma), tra il Teatro Maratti e il Circolo Cattolico. Qui si era stabilita l’Unione Cooperativa di Busti e Berretti fondata nel 1909 da monsignor Donzelli, promotore a Camerano di numerose iniziative religiose e sociali, tra le altre la Società di Mutuo Soccorso e la Cassa Rurale di depositi e prestiti. Nel 1919 era sorta una nuova cooperativa denominata “L’Emancipatrice”. La fusione di queste due cooperative diede vita, nel 1926, all’Imperia.

Il know how

Non c’è donna del paese, almeno fino alla generazione delle nate negli anni del dopoguerra, che non abbia prestato la sua opera o come operaia o come collaboratrice mediante lavori a domicilio. Lo stesso consiglio d’amministrazione era composto da donne cameranensi. Poi, nel 1983, questa lunga tradizione venne ripresa dalla Cooperativa Esmeralda, sempre formata da donne. Fino ad oggi, quando tale tradizione verrà portata sotto l’ala protettrice di un altro marchio, molto più solido dal punto di vista imprenditoriale.




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