Lazio

nuovo bando a rischio – Il Tempo


Martina Zanchi

Grossa grana in vista sul litorale per il Campidoglio, che puntava a far uscire entro i primi mesi di quest’anno il nuovo bando per assegnare le concessioni balneari di Ostia ma che ora potrebbe dover rivedere completamente i piani. Perché il Tar, con una sentenza del 25 novembre, ha stravolto una propria precedente pronuncia e sancito che il bando pubblicato nel 2020 epoca Raggi -per la concessione di 37 stabilimenti era legittimo, nonostante non fosse stato ancora adottato il Piano di utilizzo dell’arenile. Una procedura, questa, che era stata annullata in autotutela congelando l’assegnazione alle 24 società che si erano classificate prime in graduatoria per gestire i lidi, anche se per una sola stagione balneare. Tra queste la Palm Beach srl, «vincitrice» del lotto 37 (quello dello stabilimento La Marinella) e che ha presentato il ricorso, accolto, al Tar. Ora, scrive il tribunale amministrativo, Roma Capitale ha due alternative: o completare la procedura del 2020 oppure «adottare ulteriori o diversi atti e/o determinazioni in merito all’assegnazione delle concessioni balneari, in ogni caso nel rispetto del vincolo conformativo nascente dalla presente decisione». Disposizioni che sembrano aprire la strada alle altre società che, poco più di quattro anni fa, hanno risposto alla gara indetta dal Municipio X. Alcune di queste, peraltro, risultano oggi inattive.

Proprio come la Palm Beach, la cui amministratrice (con l’1% della società, che ha un capitale sociale di duemila euro) è la mamma 78enne dell’ex vicesindaco di Gianni Alemanno, Sveva Belviso. Il restante 99% appartiene a un’altra azienda, la Neovasc srl- il cui socio unico è la Monte Paschi Fiduciaria Spa, con sede a Siena – la cui attività prevalente però riguarda il «commercio all’ingrosso di prodotti medicali e ortopedici». A occuparsi di chioschi e stabilimenti è invece Palm Beach che, se il bando del 2020 verrà recuperato, come dispone il Tar, potrebbe gestire proprio il lido La Marinella.

Negli anni intanto altre pronunce giudiziarie hanno dato ragione agli aspiranti assegnatari, come nel caso di G.B. srl, che a seguito di una sentenza del Consiglio di Stato del 2023 ha ottenuto la gestione del V-Lounge, e la New Life srl per lo stabilimento Isola Fiorita.

Potenzialmente, però, ci sono ancora una ventina di società che potrebbero rivendicare il primo posto nella graduatoria pubblicata a ottobre 2021. Anche perché in palio ci sono impianti storici, da Battistini a La Vecchia Pineta fino al Kursaal, «appetibili» anche per una sola stagione. Ci sono anche soggetti che, al 31 dicembre 2023, figurano nell’elenco regionale dei gestori. Tra queste Repubbliche marinare srl (confiscata in via definitiva a luglio 2021 e ora al 100% del ministero dell’Economia) per il lido Anema e Core. La maggior parte dei partecipanti però subentrerebbe agli attuali gestori, ai quali nel tempo sono state concesse delle proroghe. Negli uffici del Patrimonio capitolino, che ora si occupa anche di Demanio marittimo, intanto si ragiona su come uscire dal pantano garantendo ai romani un’estate 2025 con tutti i servizi.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »