Nuovi ospedali in Calabria, ritardi e paradossi. «Ecco i limiti del commissariamento»
Nel mosaico dei paradossi della sanità calabrese la Corte dei conti piazza un altro tassello: è stata la scelta migliore il commissariamento per la realizzazione dei nuovi ospedali?
La questione viene posta dalla Procura regionale nell’ambito del giudizio di parificazione del rendiconto 2024 della Regione, che si rivela una “miniera” di informazioni e analisi sul funzionamento della macchina amministrativa della Cittadella. «La durata annuale del commissariamento in assenza di ulteriori significativi progressi nella effettiva realizzazione delle opere – scrive il procuratore Ermenegildo Palma – prospetta ad oggi effetti poco significativi per il superamento dell’emergenza. E tutto ciò nonostante la straordinaria valenza di uno strumento (l’ordinanza di protezione civile) previsto per far fronte a condizioni eccezionali e che consente la deroga alle ordinarie procedure strumentali alla realizzazione di opere pubbliche ritenute di interesse rilevante e strategico. Il che palesa i limiti dell’affidamento delle procedure in emergenza alle stesse strutture e allo stesso management che ha determinato con la propria (in)attività il sorgere dell’emergenza stessa. Sul punto si rappresenta che la Procura regionale si riserva di operare idonei approfondimenti».
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