nuova proposta in Campidoglio, dopo l’esplosione di via dei Gordiani
Quanti metri bastano davvero per sentirsi al sicuro da un impianto di GPL o metano? Dopo l’esplosione di via dei Gordiani, che ha devastato palazzi e abitazioni anche oltre le distanze previste dalla legge, quella soglia sembra improvvisamente troppo bassa.
Oggi il regolamento in vigore, fissato dalla delibera 26 del 2008, stabilisce i criteri per la collocazione dei distributori.
Ma il Movimento 5 Stelle ha messo nero su bianco una nuova proposta che punta a cambiare radicalmente le regole del “Piano carburanti” comunale: distanze quintuplicate e più tutele per cittadini e quartieri.
Secondo il nuovo atto, già in discussione nei municipi prima di approdare in Aula Giulio Cesare, gli impianti dovranno sorgere ad almeno 500 metri da abitazioni, scuole, ospedali, luoghi di aggregazione e siti vincolati.
Oggi, la legge nazionale prevede appena 200 metri per il GPL e 20 per il metano.
A spiegare la proposta sono state l’ex sindaca Virginia Raggi e Carla Canale, capogruppo della civica Raggi al Municipio IX:
“È inaccettabile che a due mesi dall’esplosione di via dei Gordiani ci siano ancora condomini con infissi divelti e danni non riparati. I cittadini non possono pagare di tasca propria i ritardi della burocrazia. La politica deve imparare dal passato: quell’incidente non deve più ripetersi. La sicurezza viene prima di tutto”.
Le famiglie colpite, intanto, attendono ancora gli interventi di ripristino e si chiedono chi si farà carico delle spese. La delibera, nelle intenzioni dei promotori, vuole essere la risposta a quel drammatico interrogativo.
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