Liguria

Nuova inchiesta per corruzione: per Aldo Spinelli a rischio l’affidamento in prova ai servizi sociali


Genova. La maxi inchiesta della procura di Aosta che vede tra i trentacinque indagati anche l’imprenditore genovese Aldo Spinelli, accusato di aver corrotto due croupier del Casinò di Saint Vincent, potrebbe avere ripercussioni anche sulla pena che deve scontare Nell.

Spinelli aveva patteggiato la pena di 3 anni e 2 mesi per corruzione. Dopo la sentenza, diventata definitiva a marzo di quest’anno, i difensori di Spinelli avevano fatto richiesta di affidamento in prova ai servizi sociali, in alternativa ai domiciliari. Ma l’udienza ancora non si è tenuta. Formalmente quindi Spinelli non sta ancora scontando la pena. Il problema è che la perquisizione di due giorni fa da parte della guardia di finanza che gli ha sequestrato 30mila euro e che ha reso nota la nuova inchiesta sarà certamente argomento di discussione al momento dell’udienza in cui anche la procura generale dovrà dare il suo parere sulla richiesta di misura alternativa, che prevede alcune prescrizioni come il divieto di espatrio e quello di frequentare pregiudicati e alcune ore al giorno presso un’associazione di volontariato, ma è chiaramente molto meno afflittiva dei domiciliari, che Spinelli aveva molto sofferto dopo l’arresto di un anno e mezzo fa.

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Secondo la Procura di Aosta Spinelli l’11 agosto 2024, appena uscito dai domiciliari dopo l’arresto nell’ambito nell’inchiesta ligure, avrebbe corrotto con mille euro ciascuno due funzionari del Casinò di Saint Vincent affinché gli cambiassero tutti insieme 85mila euro in fiches, azione che aggira la normativa antiriciclaggio (il massino che può essere cambiato per legge 5mila euro). Lui tramite la sua legale Sabrina Franzone si è difeso dicendo che aveva chiesto agli stessi croupier se era tutto regolare e che la ragione per cui voleva cambiare quei soldi, appena ritirati da una cassetta di sicurezza a Montecarlo, era non avere più contanti in casa. I soldi dati ai due croupier sarebbero stati una “mancia”.

Nell’ambito della stessa inchiesta nei guai è finita anche l’amica 30enne di Spinelli, che è indagata per riciclaggio. La guardia di finanza, nella sua casa in centro, le ha sequestrato 130mila euro in contanti, un bracciale di valore e un Rolex. E’ lei a chiedere nelle intercettazioni, dopo che i funzionari del casinò (che sarebbero secondo l’accusa stati corrotti dall’85enne imprenditore) se le fiches con cui sono stati cambiati i contanti possono essere fatte passare come “vincita”.

E nelle stesse carte uno dei due croupier parlando con la moglie dice: “Quel signore, Spinelli, ci ha dato un sacco di soldi, non i soliti 500 ma 2mila euro”. Alla domanda della moglie sul perché glieli avesse dati risponde che non lo sa ma glieli ha dati “sotto il tavolo” e aggiunge “perché gli ho cambiato 100mila euro in contanti”. Lui però spiega che deve darli anche al suo collega. A quel punto la moglie gli dice però di stare attento, di essere certo che il collega croupier si faccia poi i fatti suoi e non parli di quel denaro e anche di non darglieli all’interno del casinò ma fuori, temendo che nel casinò ci siano delle microspie.




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